A quelle parole di Gwen, i suoi due accompagnatori si voltarono a guardarla, accogliendola con i loro sorrisi.
"Eccola..." disse Belven "... erocurioso diconoscere le sue impressioni su questa città." A Gwen.
"Anche io." Annuendo Elv.
Il giardino che si apriva ai loro occhi era racchiuso da muri circolari e scaditi con 8 nicchie, dentro cui vi erano altrettante statue, raffiguranti le personificazioni delle virtù intellettuali dell'uomo.
Al centro del giardino dominava, su un alto piedistallo, la statua del filosofo ed eretico Giardano Bruno.