Mery annuì a Gwen e le tre ragazze cominciarono a cercare un posto in cui poter mangiare.
Trovarono così, poco dopo, una locanda presso il Lungolagno, dall'insegna in legno con una caraffa traboccante di frutta dipinta sopra.
I tavoli erano quasi tutti occupati, ma le tre zingare riuscirono a trovarne uno libero per poter mangiare.
Subito il locandiere si avvicinò e chiese cosa servire loro.
“Benissimo, Miss.” Disse Charterius. “Il vostro equipaggio? Beh, per ora compresa voi siamo già in tre.” Indicando il suo bicchiere per bere.
“Si, principessa.” Disse il soldato ad Altea. “Sua maestà appartiene come i suoi antenati alla stirpe dei nobili Taddei.” Annuì. “Una vostra missiva? Siamo in guerra, altezza e temo che le comunicazioni non siano efficienti e neanche sicure ahimè...”
“Cosa voleva chiedere sua altezza serenissima al sovrano Afragolignonese?” Chiese il visir alla bella principessa.
“Si, la principessa ha ragione.” Disse Butron ad Argent. “E' forse il modo più sicuro per scoprire la verità.”
“E sia...” Argent a Nyoko “... voglio darti fiducia... ma sta attenta, chiaro?” Chiamò uno dei suoi dragoni di guardia. “Portatemi il migliore che abbiamo. Solo il meglio per scortare mia sorella.”
Il saltimbanco dal volto mascherato prese la moneta e ringraziò Dacey con un profondo inchino.
“Grazie, milady.” Disse. “Lieto che il mio spettacoluccio vi sia piaciuto. Non è difficile mandare in aria qualche pallina e farle poi volteggiare...” ricominciando il suo numero con le palline “... è un po' come corteggiare una ragazza, sapete?” Continuando. “Bisogna farla sentire come se camminasse ad un metro da terra... leggera, in balia dei suoi sogni... il trucco di ogni numero non è mai la magia... ma la volontà di far sognare... proprio come accade in amore...” e riprese al volo le palline, facendo un nuovo inchino alla ragazza.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
|