Visualizza messaggio singolo
Vecchio 29-08-2012, 18.56.45   #3140
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
L'avatar di Guisgard
Cavaliere della tavola rotonda
Registrazione: 04-06-2008
Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
Messaggi: 51,903
Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
Guisgard, sfiorato dalla mano di Talia, la strinse come a voler rassicurare la ragazza di ogni sua preoccupazione.
Da una bifora penetrava un raggio di Sole che pareva danzare sul volto e sui capelli di lei.
Poi, quasi come a riflettersi, la luce toccava l'elmo della corazza proprio sulla visiera.
“Insomma...” disse Guisgard “... perchè ci avete condotti qui?”
“Perchè Fianò vi ha sognato.” Rispose il padre del bambino.
“Già, ma cosa ha sognato?”
“Cavaliere...” fissandolo il padre di Fianò “... ascoltatemi... e anche voi...” rivolgendosi a Talia e a Fin Roma “... antiche leggende parlano di quattro cavalieri destinati a proteggere Tylesia... quello Blu, quello Verde, quello Rosso e quello Bianco... quattro custodi, tre dei quali io ignoro l'ubicazione o anche l'esistenza, vegliano sulle corazze... lo scopo di queste armature è quello di difendere Tylesia... ora però che la città è andata distrutta non c'è più motivo che la corazza bianca resti qui... deve andare via... e qui entrate in scena voi, messere...”
“Io?” Ripetè stupito Guisgard.
“Si, Fianò vi ha sognato accanto alla corazza...” annuì il padre di Fianò.
“Un momento...” interrompendolo il cavaliere “... io non voglio certo diventare un mito o una leggenda solo perchè una vecchia tradizione...”
“Aspettate.” Disse il padre del bambino. “Non vi ho detto questo. Nessuno può scegliere chi sarà il Cavaliere Bianco, se non la sua stessa corazza. Voglio solo affidarvi una missione... anzi, chiedervi una grazia... portate via la corazza...”
“Per farne cosa?” Domandò Guisgard.
“Portatela via, per lasciarla poi in un luogo adatto...”
“Quale?”
“Una chiesa.” Rispose l'uomo. “Una chiesa dedicata a San Michele Arcangelo. In queste terre ve ne sono parecchie. Una chiesa qualsiasi, purchè dedicata all'Acangelo, andrà bene.”
“Io devo cercare il Fiore...”
“Troverete presto una chiesa e lascerete la corazza.” Fissandolo l'uomo. “Vedrete che non vi darà peso.”
Fece allora loro segno di uscire e Fianò li condusse sul terrazzo.
“Talia, siediti qui...” disse Guisgard, accompagnandola accanto ad un'amaca “... non voglio che tu ti affatichi troppo... appena ti sentirai, riprenderemo il nostro cammino...”
“E i Cavalieri che vi inseguono?” Fissandolo il menestrello.
“Come sapete di questo?”
“Vi daranno sempre la caccia.” Disse Fin Roma.
“Chi siete voi?”
“E' importante?”
Guisgard allora si voltò verso il lago, dove un tempo dominava Tylesia.
“Tutto perduto...” mormorò “... è la fine?”
“No, è solo l'inizio, Cavaliere...” rispose Fin Roma “... vi stanno cercando... e stanno cercando la vostra Talia...”
“Cosa posso fare?”
Fin Roma sorrise.
“I Cavalieri la cercano perchè credono appartenga a loro, promessagli dal vostro Maestro...” disse il menestrello “... ma se invece fosse vostra? La vita, ragazzo mio, non è che un immenso gioco di ruolo, dove ognuno, consciamente o inconsciamente, possiede un ruolo... ma chi, invece, può viverlo davvero il proprio ruolo?”
“Chi siete voi?” Domandò nuovamente Guisgard.
In quel momento tornò il padre di Fianò con una scatola cromata e lucidissima.
“Ecco, la corazza...” dandola a Guisgard.
“Lì dentro?” Stupito questi. “Impossibile! Quella corazza è...”
“E' qui dentro.” Fece il padre del bambino. “Ma non apritela mai. Intesi?”
Guisgard annuì e prese la scatola, fissandola e provando una strana inquietudine.
__________________
AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
Guisgard non è connesso