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Vecchio 29-08-2012, 17.23.24   #3139
Talia
Cittadino di Camelot
 
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Talia sarà presto famosoTalia sarà presto famoso
Il menestrello Fin Roma ci parlò di ciò che era accaduto a Tylesia, della Lacrima di Cristo e del Fiore...
Poi quelle parole...
‘...basta liberarsi da ogni paura... poiché è la paura che rende ciechi...’
Avvertii il suo sguardo su di me a quelle parole... e sussultai, portando istintivamente una mano a stringere il ciondolo di Chymela...
La paura...
E pensai a quanta paura avevo avuto io... la paura per la sorte di Guisgard e la paura di perderlo, la paura che i Cavalieri della Luna Nascente ci trovassero, la paure per quelle visioni, la paura di non riuscire a decifrarle, e poi la paura di non vedere più i miei fratelli, la paura per l’anima di Fyellon, la paura di aver deluso il Maestro...
Tante, forse troppe paure.
Sospirai... ed allora avvertii anche un altro sguardo su di me, uno sguardo dolce e che conoscevo così bene... allungai una mano, dunque, e carezzai piano quella di Guisgard, ricambiando così quel suo sguardo.

Citazione:
Originalmente inviato da Guisgard Visualizza messaggio
“Papà...” avvicinandosi Fianò al suo genitore “... è lui il cavaliere del mio sogno...” indicando Guisgard.
“Già, l'hai detto anche prima...” mormorò questi “... cosa hai sognato, ragazzo?”
“Il Cavaliere Bianco...” rispose lui “... aveva il vostro volto...”
“Seguitemi, cavaliere...” disse il padre di Fianò e li condusse in una sala colma di armi di tutti i generi e di tutti gli imperi conosciuti.
E tra esse vi era una corazza bianca posta contro una parete.
“Questo è il Cavaliere Bianco.” Indicò il padre di Fianò.
Il silenzio più assoluto cadde nella sala a quelle parole dell’uomo... sentivo gli sguardi di tutti, vagamente ammirati e stupiti, rivolti alla parete di fronte a noi, ma io non potevo vedere che cosa quella parete ospitasse...
Esitai per qualche momento...
Poi, lentamente, avanzai di qualche passo... le mani tese avanti a cercare il motivo di tanta meraviglia...
Un passo esitante... poi un altro... ed un altro ancora...
Infine le mie dita sfiorarono una superficie fredda, liscia e resistente...

Avanzava verso di me come portato dal vento. La luce che rifletteva sulla sua corazza candida gli donava un’aura abbacinante che feriva i miei occhi, e tuttavia ero assolutamente incapace di distogliere lo sguardo... la sua bellezza, la sua magnificenza erano tali da impedire ai miei occhi di abbandonarlo, fosse stato anche solo per un istante. Una bellezza terribile, la magnificenza di quel cavaliere possente e letale, spietato con ogni nemico...
Tremavo... ma non tremavo di paura, no. Tremavo di emozione e di turbamento.
Avanzava verso di me, e ad ogni passo la terra tremava e la luce si faceva vieppiù intensa ed accecante...
Poi, quando giunse a qualche distanza da me, si fermò.
E solo allora mi accorsi che non era solo: altri tre Cavalieri erano con lui e lo attendevano, arretrati di appena qualche passo.
Uno aveva la corazza di un verde brillante, possente e salda come la terra.
Un altro indossava una corazza blu come il mare più profondo, con la tunica che sventolava appena ed un’ascia che emanava riverberi dello stesso colore.
L’ultimo portava una corazza di un rosso intenso e vagamente screziato, tanto da apparire quasi avvolto dalle fiamme e spaventoso all’aspetto.
I miei occhi vagarono tra i tre cavalieri solo per un attimo, poi tornarono sul Cavaliere Bianco... una parte di me era triste, una parte di me desiderava che restasse... e così, quasi istintivamente, allungai una mano e la tesi verso di lui.
Il Cavaliere la fissò per appena un istante, ma non la prese... non poteva... gli altri lo stavano aspettando...
Ed io lo sapevo.
Sospirai.
Poi, lentamente, sollevai la mano per una carezza, giungendo a sfiorare la celata con la punta delle dita, e sorrisi.
Un sorriso triste, ma incoraggiante... un sorriso che non lo abbandonò neanche per un momento mentre si voltava e si allontanava con gli altri tre Cavalieri.
Ero triste... ma non avevo più paura, adesso: sarebbe tornato.


Le mie dita si staccarono di scatto dal freddo metallo della corazza ed io, inspirando in modo profondo, vacillai vistosamente.
Quella visione era stata chiara, nitida, potente... tremai... ed istintivamente cercai la mano di Guisgard.
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** Talia **


"Essere profondamente amati ci rende forti.
Amare profondamente ci rende coraggiosi."

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