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Vecchio 20-06-2016, 11.40.11   #4
Dacey Starklan
Cittadino di Camelot
 
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Dacey Starklan è sulla buona strada
𝔅𝔞𝔠𝑘 𝔦𝔫 𝓘𝔫𝔡𝔦𝔞

"𝓒𝓱𝒆 𝓭𝓲𝓪𝓿𝓸𝓵𝓸 𝒇𝓪𝓲 Karishma?"

" 𝓒𝓱𝓲𝓾𝓭𝓸 𝓽𝓾𝓽𝓽𝓲 𝓲 𝓬𝓸𝓷𝓽𝓲 𝓬𝓸𝓷 𝓲𝓵 𝓹𝓪𝓼𝓼𝓪𝓽𝓸"

"ℳ𝓪 𝓲𝓸 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓽𝓾𝓸 𝓹𝓪𝓭𝓻𝒆"

" 𝓟𝓻𝓸𝓹𝓻𝓲𝓸 𝓹𝒆𝓻 𝓺𝓾𝒆𝓼𝓽𝓸 𝓸𝓻𝓪 𝓶𝓸𝓻𝓲𝓻𝓪𝓲"

" Karishma, 𝓽𝓲 𝓹𝓻𝒆𝓰𝓸, 𝓪𝓫𝓫𝓲 𝓹𝓲𝒆𝓽𝓪̀"

" 𝓟𝓲𝒆𝓽𝓪̀? 𝓓𝓸𝓿'𝒆𝓻𝓪 𝓵𝓪 𝓽𝓾𝓪 𝓹𝓲𝒆𝓽𝓪̀ 𝓺𝓾𝓪𝓷𝓭𝓸 𝓶𝓲 𝓱𝓪𝓲 𝓿𝒆𝓷𝓭𝓾𝓽𝓪? ℳ𝓲 𝓱𝓪𝓲 𝓿𝒆𝓷𝓭𝓾𝓽𝓪 𝓬𝓸𝓶𝒆 𝓼𝒆 𝒇𝓸𝓼𝓼𝓲 𝓾𝓷 𝓪𝓷𝓲𝓶𝓪𝓵𝒆"

"ℒ𝓾𝓲 𝓽𝓲 𝓿𝓸𝓵𝒆𝓿𝓪. 𝓣𝓲 𝓪𝓿𝓻𝒆𝓫𝓫𝒆 𝓪𝓿𝓾𝓽𝓪 𝓲𝓷 𝓸𝓰𝓷𝓲 𝓬𝓪𝓼𝓸"

" 𝓐𝓿𝓻𝒆𝓼𝓽𝓲 𝓭𝓸𝓿𝓾𝓽𝓸 𝓹𝓻𝓸𝓽𝒆𝓰𝓰𝒆𝓻𝓶𝓲, 𝓵𝓸𝓽𝓽𝓪𝓻𝒆 𝓹𝒆𝓻 𝓶𝒆 𝒆 𝓲𝓷𝓿𝒆𝓬𝒆 𝓽𝓲 𝓼𝒆𝓲 𝓰𝓲𝓻𝓪𝓽𝓸 𝓭𝓪𝓵𝓵'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓽𝒆, 𝓼𝓸𝓵𝓸 𝓹𝒆𝓻 𝓭𝒆𝓷𝓪𝓻𝓸. 𝓝𝓸𝓷 𝓱𝓪𝓲 𝓶𝓪𝓲 𝓭𝒆𝓽𝓽𝓸 𝓾𝓷𝓪 𝓹𝓪𝓻𝓸𝓵𝓪, 𝒇𝓪𝓽𝓽𝓸 𝓾𝓷'𝓸𝓫𝓲𝒆𝔃𝓲𝓸𝓷𝒆 𝓹𝒆𝓻 𝓸𝓰𝓷𝓲 𝓵𝓲𝓿𝓲𝓭𝓸 𝓬𝓱𝒆 𝓶𝓲 𝓿𝒆𝓭𝒆𝓿𝓲 𝓪𝓭𝓭𝓸𝓼𝓼𝓸"



"ℒ𝓸 𝓼𝓸 𝓷𝓸𝓷 𝓼𝓸𝓷𝓸 𝓼𝓽𝓪𝓽𝓸 𝓾𝓷 𝓫𝓻𝓪𝓿𝓸 𝓹𝓪𝓭𝓻𝒆 𝓶𝓪 𝓸𝓻𝓪 𝓶𝒆𝓽𝓽𝓲 𝓿𝓲𝓪 𝓺𝓾𝒆𝓵𝓵𝓪 𝓹𝓲𝓼𝓽𝓸𝓵𝓪"

"𝓝𝓸, 𝓷𝓸𝓷 𝓵𝓸 𝓼𝒆𝓲 𝓼𝓽𝓪𝓽𝓸. 𝓐𝓭𝓭𝓲𝓸 𝓹𝓪𝓹𝓪̀"



Dacey si svegliò con la fronte imperlata di sudore e un grande dolore al petto.

Era quello che si sentiva quando il male aveva invaso la purezza dell'animo. La giovane portò le mani sul cuore, cercando di prendere dei respiri profondi, calcolati. Non era la prima volta che aveva quell'incubo e ormai sapeva come affrontarlo. Tre respiri profondi si alternarono riportando la quieta in quella stanza.

Dacey si alzò dal letto infilando la vestaglia trasparente, un vezzo più che un indumento di vera necessità.

Amava la bellezza Dacey e poteva permettersela.

" I tuoi soldi sono sporchi di sangue, così come le tue mani" una voce fece eco nella testa della giovane donna. Era il rimorso da un lato, che però venne spento poco dopo.

Dacey aveva fatto ciò che aveva fatto per sopravvivere, perché fin da ragazzi a aveva compreso che la vita non era una favola e che il dolore faceva parte di essa costantemente.

Ancora non aveva deciso che fare di se stessa.

Non bastava cambiare nome per incominciare una vita nuova, pulita, felice.

Dacey aveva brevi ricordi di che cos'era la felicità ma il resto della sua memoria era avvolto in temporalesche nuvole nere.

La felicità andava conquistata e Dacey stava intraprendendo passi in quella direzione.

Uscì dall'albergo in cui ancora dimorava vestita di tutto punto, sottolineando il suo rango. Un rango conquistato con lacrime e sangue, ottenuto sottomettendosi a un uomo crudele ma ricco. Smodatamente ricco e nobile.

E morto.

La vedovanza si addiceva a Dacey, il nero le affinava il corpo come se la stessa notte la avvolgesse.

Attraversò qualche strada, le poche che ormai iniziava a conoscere e dove si sentiva sicura e arrivò in una piazza. Lì c'era un negozio che vendeva quadri. La pittura era una delle bellezze artistiche che Dacey più preferiva.
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It is saying that if you really desire something from the heart ... then the whole universe will work towards getting you that

Dacey "Karishma" Starklan
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