Minsk rise notando la perplessità nello sguardo di Gwen.
"Sbaglio" disse lui divertito "o noto stupore? Eppure persone di scienza non dovrebbero stupirsi di nulla."
Dalla terrazza di poteva godere di un'ottima vista su buona parte della città.
Questa era strutturata secondo principi matematici molto rigorosi.
Le misure delle distanze seguivano dettami numeri molto precisi.
Ovunque il numero 8 scandiva altezze e spessori, mentre il 7 racchiudeva le mura concentriche della metropoli.
I numeri primi erano i soli che racchiudevano le cifre più alte, con una successione rigida e schematica.
Le predisposizione poi di finestre e vetrate erano orientate in una successione chiara, volta a seguire alcune il movimento del Sole, altre quello delle Luna.
Gli edifici più alti erano posti in modo da poter osservare le costellazioni ed il loro corso.
Dei colori si è giù detto, che per varietà ed accostamenti cromatici sembravano non avere eguali in nessun altro luogo al mondo.
Mancavano però il bianco ed il nero, nel modo più assoluto.