Con la faccia nel vento caldo della prateria, accecata nello sguardo dal Sole alto di Mezzogiorno e forse stanca nel corpo, quanto nella mente, Destresya in sella al suo cavallo intravide in lontananza la sagoma di Afrastone.
La cittadina sorgeva in mezzo al nulla, alla mercè delle strade di lunghe carovane e di un paio di corsi d'acqua che puntavano, oltre la grande prateria, verso i canyon fra le montagne rocciose.
La bella cacciatrice di taglie arrivò in città poco dopo la turbodiligenza.
Ad accoglierla vi erano alcuni uomini armati, con sul petto la stella di latta che li identificava come gli aiutosceriffo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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