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Vecchio 17-07-2019, 01.11.00   #1
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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I sentieri selvaggi del grande pianeta

I SENTIERI SELVAGGI DEL GRANDE PIANETA

"Ma io nella tua fedeltà ho confidato;
esulterà il mio cuore nella tua salvezza,
canterò al Signore, che mi ha beneficato"


(Salmo 13)



Il Sole batteva all'imbocco del gran canyon e solo le pietre arse, le piante grasse, serpenti e scorpioni potevano vivere in quel luogo inospitale e deserto.
“Yuuuuu...” disse il tenente alzando il braccio per arrestare il drappello di militari che lo seguiva “... ferma!”
“Avete scorto qualche traccia, signor tenente?” Chiese il vecchio che gli si affiancò col suo cavallo.
“Nulla, Clayton...” scuotendo il capo il tenente “... il diavolo mi porti se intravedo qualcosa che non siano pietre e cactus...” asciugandosi la fronte sudata.
“Forse non dovevamo staccarci dal grosso del gruppo, signore...”
“Clayton, questi erano gli ordini ed a me non piace discuterli.” Fissandolo il tenente.
“Signore, proseguiamo?” Domandò un altro dei suoi militari.
“Per forza...” annuì il tenente “... non tornerò a Fort Afralamo senza aver trovato una traccia di quei dannati gringos... sono settimane che assalgono le miniere sparse nella regione e mandano i poveri minatori davanti a San Pietro.”
“Quando questo dannato pianeta” Clayron bevendo dalla sua borraccia “fu scelto un secolo fa per risolvere il sovrappopolamento della Terra nessuno pensavo fosse un luogo così impervio ed inospitale...”
“Cosa ti aspettavi, Clayton?” A lui il tenente. “Qui c'è tanta di quella terra da ingannare tutti i coloni terrestri... vengono qui portandosi dietro tutto ciò che hanno, che spesso è poco o nulla... convinti di poter ricominciare e chiamare un pezzo di terra, un pascolo con acqua e qualche ettaro da coltivare finalmente casa... ed invece si ritrovano a morire per mano dei nativi, o di qualche sporco fuorilegge...”
“E a noi dell'esercito federale lo sporco compito di tappare i buchi...” Clayron sputando a terra “... a proposito dei nativi... non si sono visti quei selvaggi, vero?”
“No, per fortuna...” rispose il tenente “... il clima di questo pianeta, così arso ed infame, non solo ha reso rossa la loro pelle ma, cosa peggiore, indiavolati i loro animi.”
“Beh, tenente, voi come vi comportereste se gente venuta da un altro pianeta si appropriasse della vostra terra e vi chiudesse per giunta in una riserva?”
“Clayton, che possa vederti penzolare da un cappio ben stretto al tuo collo!” Esclamò il tenente. “Non farmi questi discorsi da politicante! I sono un militare e gli ordini li metto in pratica, non li discuto!”
Clayton rise.
“Su, proseguiamo!” Ordinò il tenente. “Imbocchiamo la gola del canyon e vediamo cosa nasconde!”
Il drappello si rimise in marcia.
All'inizio però della gola, i militari notarono qualcosa.
“Qui vi è un altro di quei simboli, tenente!” Uno dei soldati.
“Già... 2 simboli uguali...” fissando le pietre il tenente “... entrambi raffigurano un serpente a 2 teste scolpito nella pietra... Clayton, cosa ne pensi?”
“Mi venga un colpo se ho mai veduto un simbolo del genere, tenente...”
“Tenente!” Un altro dei soldati. “Guardate lì! Su quella rupe! In alto!”
Il tenente prese il suo binocolo ad infrarossi per vedere meglio.
“Si direbbero delle rovine...” il tenente fissando con suo binocolo ad infrarossi “... sto zoomando al massimo, ma non riesco a definire bene l'immagine... è molto in alto...”
“Forse sono le rovine di qualche antica missione o monastero, tenente...” fece Clayton.
“I religiosi si sono spinti fin qui?”
“Beh, sono stati i primi a giungere su New Texafra quasi 50 anni fa...” spiegò Clyton “... avevano l'idea di convertire i nativi...”
Ad un tratto una serie di sibili alle loro spalle.
Si voltarono ed i loro cavalli cominciarono ad imbizzarrirsi per la presenza di decine di soldati.
“Serpenti!” Gridò il tenente.
“Velenosi come quello che tentò Adamo ed Eva!” Clayton.
I militari tirarono fuori le Neutra Colt ed i Winchester al plasma, facendo subito fuoco su quei serpenti.
Ma questi attaccarono i loro cavalli, facendo disarcionare i soldati ed una volta a terra non ebbero scampo.
Solo il vecchio Clayton riuscì a salvarsi, recuperando l'unico cavallo non morso dai serpenti e galoppò via da quel canyon.
Anche lui però era stato morso, sebbene in maniera apparentemente leggera, tanto che in groppa al suo cavallo riuscì ad arrivare ad Afrastone, una delle più grandi cittadine ad Ovest della prateria.
Fu subito soccorso dallo sceriffo, in tempo per raccontare nei deliri delle febbre ciò che avevano visto al canyon, ripetendo più volte la descrizione del misterioso simbolo del serpente a 2 teste.
Poi, dopo due giorni di agonia, morì.
Nessuno però gli credette ed a Afrastone la vita continuò a scorrere tranquilla.







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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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