Lady Zaffiro, come sempre accade, mi perdo dolcemente nelle vostre parole e nei vostri pensieri.
Le considerazioni che fate sono affascinanti e leggervi è sempre un piacere.
In primis vi ringrazio per ciò che dite di me.
Io credo che quando scriviamo qualcosa, inevitabilmente finiamo per proiettare un pò di noi stessi in queste opere.
Forse perchè alla fine si scrive solo di ciò che conosciamo ed amiamo veramente.
Io la penso esattamente come voi: c'è più meraviglia, magia e splendore nella vita reale che in qualsiasi romanzo o film.
Ed è per questo che ho scelto di raccontare a voi tutti la storia di Ardea.
Ho scelto questa storia perchè in essa vi sono descritti tutti i momenti e tutte le stagioni della vita di un uomo.
Quando la musa mi chiese di cosa avrei voluto scrivere, io non ebbi dubbi:
"Voglio scrivere di come la vita può essere degna di un romanzo!"
Una vita che assuma i tratti dell'Iliade, delle Argonuautiche o del Cavaliere della Carretta.
Perchè anche gli uomini reali possano vivere come un Ulisse, un Perseo o un Erec.
Poichè, nulla è più magico del nascere e del morire. E nel mezzo, vivere come un vero uomo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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