“Specchio, Specchio che mi adori e ami,
chi è il miglior cavaliere di tutti i reami?”
Chiese Guisgard al suo Specchio Magico.
“Il cavaliere fra tutti più famoso e valoroso,
siete voi, sir Guisgard, nonché il più fascinoso!”
Rispose lo Specchio.
Il cavaliere sorrise, mentre si accomodava il ciuffo.
“E mio Specchio, chi fra tutti è l'Amante Perfetto?
Devoto di Amore e suo impareggiabile prediletto?”
Chiese ancora Guisgard.
“Mio padrone, ciò che mi chiedete è presto detto,
siete solo voi, il prescelto di Amore e il suo eletto!”
Guisgard annuì compiaciuto.
In quel momento entrò la nipote del curato.
“Sir Guisgard, cercavo proprio voi!”
“Salute a voi, damigella.” Sempre ad ammirarsi allo specchio il cavaliere. “Cosa vi occorre?”
“Vedete, oggi in paese c'è la fiera che precede la Domenica delle Palme...” spiegò la giovane “... ma mio zio, d'accordo con mia madre, mi ha vietato di andarci da sola... credono che io sia ancora una bambina!”
“E sbagliano?”
“Certo, milord!” Esclamò la ragazza. “Alla mia età le nobili dame vanno già in spose a re e principi!”
“E forse è proprio questo che spaventa vostro zio e vostra madre.” Sorridendo il cavaliere, mentre provava quale mantello indossare.
“Cosa intendete dire, sir?”
“Oh, nulla.” Facendole l'occhiolino lui. “E ditemi, come posso esservi d'aiuto in questa faccenda?”
“Beh...” sorridendo lei “... potreste accompagnarmi voi... cosi tutti sarebbero più tranquilli... non credete?”
“Eh, damigella...” dando volume al suo ciuffo “... vorrei ma non mi è possibile...”
“E perchè mai?”
“Vedete...” rispose lui “... c'è un drago sputa fuoco che si sveglia ogni quarto di millennio, più o meno... e purtroppo la data nel suo risveglio questa volta è coincisa con l'arrivo della Primavera...”
“Ebbene?”
“E una volta sveglio, il nostro drago” fece Guisgard “ha avuto la pessima idea di scegliere una torre come suo nido... ma la torre non era né diroccata, né abbandonata... ma era la dimora di una bella dama... ed ora questa dama si trova in grave pericolo...”
“Uffa, queste dame!” Sbuffò la ragazza. “Attirano i guai come il miele fa con le api! Che andassero tutte al rogo!”
“Su, non siate cattiva ora.” Sorridendo Guisgard. “Troveremo il modo di farvi andare a quella fiera...”
“E come, milord?”
“Incaricherò di farvi da cavaliere” rispose l'eroe di grandi e piccini “il mio fidato cadetto Cavaliere25.”
“Si, ma rammentate che mi dovete una passeggiata, milord!”
Guisgard annuì.
“Ma prima con chi parlavate, sir?”
“Prima?” Fissandola lui. “Ah, si... col mio Specchio Magico.”
“Gli specchi non parlano, sir!” Scuotendo il capo lei. “C'era forse una dama qui? E ora la tenete nascosta?”
“Gli specchi sanno parlare.” Ridendo Guisgard. “E a chi sa interrogarli, dicono sempre il vero.”
“Non vi credo!” Incrociando le braccia lei. “Nascondete una dama!”
“Volete una dimostrazione?”
“Si!”
“Specchio, mio Specchio Magico, parlaci,
affinchè la nostra damigella possa crederci!”
Disse Guisgard.
Lo Specchio Magico si illuminò.
“Non so, recitaci un arguto indovinello.
E che risolverlo sia divertente e anche bello!”
Continuò il cavaliere.
E lo Specchio cominciò a recitare:
“Non c'è più astio e tutto tace.
Perchè, si sa, riposano in pace!”
“Ma parla davvero!” Meravigliata la ragazza.
Guisgard rise di gusto.
“E l'indovinello?” Chiese lei.
Guisgard allora, dopo una breve riflessione, suggerì ad un orecchio della ragazza la soluzione e lei rispose allo Specchio Magico, risolvendo così, con sua somma soddisfazione, l'arcano.
E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'enigma dello Specchio Magico?
