La compagna era avvolta da un Averno di tenebre, dove alberi secolari si innalzavano quasi improvvisi verso il firmamento scintillante, simili ad antichi sacerdoti che danzavano per divinità dimenticate.
Britty attraversava lo stretto e irregolare sterrato, segnato dai secoli lasciati da carretti e calessi.
In fondo al sentiero apparve, quasi come un fuoco fatuo, una luce prima fioca, poi più viva e rossa man mano la ragazza si avvicinava.
Infine Britty arrivò davanti all'insegna di quella locanda, dove una grossa porta a doppia mandata ne segnava l'ingresso.
All'interno, dopo aver attraversato una camera usata come passamano, la ragazza si ritrovò in una stanza rettangolare, riscaldata da una vecchia e grossa stufa a legno, la cui fuliggine aveva annerito il soffitto e buona parte della pareti.
Su di esse c'erano diversi quadri, perlopiù raffiguranti scene campestri o nature morte, oltre a un pesante Crocifisso e immagini sante, tra cui figuravano la Vergine con Bambino, i 3 Arcangeli e alcuni Santi.
Ai tavoli non c'erano molti clienti, fatta eccezione per alcuni uomini che mangiavano una minestra e altri 2 individui che giocavano ai dadi in un angolo appartato.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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