"Lo dicevo io.." sussurrai, ridendo.
Allora mi abbandonai, completamente.
Non sapevo per quale scellerato motivo non avesse deciso di dirmelo prima, perché avesse voluto sprecare attimi preziosi.
Sapevo solo che ora il tempo poteva aspettare.
Sapevo solo che quell'angolo di brughiera era tutto il nostro mondo ora, in attesa di trovare una nuova terra dove vivere appieno il nostro amore.
Non mi importava chi fosse, importava solo quello che provavo, quello che sentivo in quel momento.
Poi improvvisamente non seppi più niente.
E nulla ebba più importanza, delle nostre mani intrecciate, delle nostre labbra che si rincorrevano sui nostri corpi, scoprendoli a poco a poco, facendoli fremere, impazzire, godere, nella felicità più assoluta.
Forse il tempo si era fermato davvero, forse non aspettavo che quel momento da tutta la vita.
Senza remore, senza incertezze, senza catene.
Perché ora ero sua, sua e basta.
Ed era meraviglioso.
Ogni istante era più appassionato del precedente, in un crescendo di emozioni, inspiegabili, talmente belle da essere insopportabili.
Eppure non era mai abbastanza.
Le nostre labbra, così come i nostri corpi si cercavano insaziabili, raggiungendosi, congiungendosi, sorprendendosi a vicenda.
Una cosa sola.
E io mi sentii finalmente donna, finalmente amata, finalmente completa.
"Per sempre.." sussurrai piano, sulle sue labbra, prima di crollare al suo fianco.