La luce soffusa della stanza, la dolce penombra, il riflesso della candela sulle tendine abbassate.
E poi quell'atmosfera rassicurante, amorevole, come se tutto ciò che ti brutto c'era al mondo si trovasse oltre quella camera.
Elv baciò delicatamente Cassandra, per poi stringerla a sé, in un abbraccio forte, caldo, rasserenante.
“Rammento solo ora” disse lui sulle labbra di lei “che non ti ho mai detto il mio nome completo... mi chiamo Violet... Elv Violet... e ti amo da morire, signora Violet...” sorridendo, per poi baciarla ancora.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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