Discussione: La Gioia dei Taddei
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Vecchio 25-03-2011, 06.12.40   #48
Morrigan
Cittadino di Camelot
 
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Morrigan ha un'aura spettacolareMorrigan ha un'aura spettacolare
"Stai zitto!" Lo richiamò l'altro. "Come al solito parli troppo!"

Istintivamente, Morrigan inarcò il sopracciglio e lanciò uno sguardo penetrante all'uomo che era stato zittito... uhmm... interessante... questa faccenda sembra fin troppo intrigante... maledetta curiosità...

"Ah, Morrigan! Ricordatelo sempre... la curiosità uccise il gatto!"
La bambina sgranò i grandi occhi ambrati e lo fissò dal basso.
"E che importanza ha?" rispose con uno sguardo caparbio "In fondo era solo un gatto!"
L'uomo sorrise gentilmente di fronte al labbro imbronciato della bambina, che lo guardava assai contrariata di essere stata sorpresa in quella marachella. Di certo si aspettava di essere sgridata per essere andata di nascosto nell'antica biblioteca. Il suo precettore le aveva proibito di andare a giocare in quel luogo. Ma inaspettatamente non giunse dall'alto alcuna punizione. L'uomo si chinò garbatamente e la prese tra le sue braccia, sollevandola come se fosse stata una bambola.
"Dimmi, su... cos'è che stavi cercando?"
La bambina lo fissò un istante, come indecisa se fidarsi o meno di quella proposta così amichevole.
"Cercavo quel libro con tante figure... quello che guardavi l'altra sera vicino al camino"
L'uomo sorrise.
"E' questo che volevi vedere? Andiamo, lo guarderemo insieme!"
La condusse con sè vicino allo scrittoio, la mise a sedere sulle sue gambe e con una mano prese a sfogliare il grande libro.
"Guarda, Morrigan..."
Con la mano le indicava il grande stemma, pieno di colori e ornato di rampanti creature fantastiche.
"Questo è il simbolo della nostra famiglia, e questo..." proseguì voltando la pesante pagina di pergamena "questo è il nostro ducato, che si estende da questa collina fin qui, sul mare"
Con l'indice scorreva carezzando i colori, la terra bruciata, il verde, l'azzurro.
La piccola Morrigan lo seguiva rapita da quei tratti. Nella sua mente quel semplice disegno diventava lo sfondo di una favola, o lo scenario per una delle sue storie fantastiche.
"Quando avrò un cavallo, lo attraverserò tutto in un minuto!" esclamò infine, soddisfatta della propria trovata.
L'uomo rise, divertito.
"Ti occorrerà un cavallo alato, come quello di Perseo!"
Lei lo fissò serissima, con quella profonda caparbietà che mostrano spesso i bambini.
"Perchè, non posso averlo anche io un Pegaso?"
Lui non rispose, guardandola stranito, che se in quell'espressione avesse colto qualcosa di familiare, qualcosa di tenero e doloroso al contempo. E Morrigan, cogliendo istintivamente quello sguardo, non attese nemmeno la sua replica e concluse:
"Zio Morven, io posso avere tutto quello che voglio!"

Quell'immagine le passò per la testa come un lampo. Poi qualcosa la riscosse e la riportò indietro. Da un arazzo polveroso una figura si era mostrata e ora si stava facendo avanti, scoprendo il capo.
Morrigan la fissò, quasi non provò stupore. Non si era sbagliata. Era lei, quella sagoma che aveva intravisto alla locanda. Suoi erano quegli occhi che l'avevano seguita, avrebbe saputo riconoscerli senza esitazione.
La scrutò a lungo, senza parlare, adesso ancor più incuriosita dalla stranezza e dalla novità di quella situazione.
E senza dir nulla rimase in tutto quel tempo che la donna si rivolse loro.
Non conosceva con esattazza i fatti di cui ella parlava, anche se le parve di provare familiarità verso quei nomi che l'altra stava pronunciando.
Samsagra mandò un debole bagliore, che solo lei riuscì a cogliere, mentre la sala si riempiva del racconto di quella donna. A quel segnale, Morrigan tese ancor più l'orecchio a quella narrazione... che dici, Samsagra? Credi che lei potrebbe condurci a... ma no, sarebbe assurdo! Il mare è pieno di pesci!
Ma mentre ancora ragionava, al suo orecchio giunsero le vive proteste del chierico che aveva scortato:

“Ella ne è l’amante, milord! E sarà sicuramente una relazione sacrilega e perversa! Imprigionatela o sarà la nostra rovina, temo!”

“Non siate impulsivo, monsignore… "rispose il noible che chiamavano Astalate "è vero, molte cose appaiono strane anche a me… ma vi è del buono in ciò che dice questa donna…”

Non ci pensò su un istante di più. Si mosse dal gruppo e si fece avanti, mettendosi davanti a quella donna a fronteggiare tutti gli altri. allargando appena le braccia quasi a farle da scudo.

"Questa donna è con me" disse a quel punto, interrompendo il discorrere dei due uomini e attirandone l'attenzione "E' la mia compagna di viaggio, e posso garantire sulla sincerità delle sue parole. Ascoltate ciò che ha da dirvi, oppure lasciatela andare in pace"
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"E tu, Morrigan, strega da battaglia, cosa sai fare?"
"Rimarrò ben salda. Inseguirò qualsiasi cosa io veda. Distruggerò coloro su cui avrò poggiato gli occhi!"
Morrigan non è connesso