Lui per un istante non parlò.
Parlarono però i suoi occhi azzurri, il suo sguardo che non aveva bisogno di parole.
Bastava la luce ipnotica che emanavano a dare risposte.
Altea, da come quegli occhi misteriosi la guardavano, si sentì donna, ma soprattutto si sentì sua.
"Tu sei mia..." disse lui guidando "... io sono possessivo ed amo l'esclusività di ciò che mi piace, di ciò che amo..." guidando.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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