“Iwan...” disse Guisgard smettendo di suonare “... già, così lo chiamavano i suoi soldati... l'avevo dimenticato... tu invece lo ricordi...”
In quel momento bussò la locandiera.
“Si, avanti...” fece Guisgard.
La donna entrò con un vassoio in mano.
“Ecco una tisana aromatica.” Disse. “Bevetela e vi farà fare un lungo sonno. Prendetela ora che è calda.” Fissò poi Talia. “Fatelo riposare... ha bisogno di dormire. Poi si sentirà meglio.” Ed uscì.
“Forse dovrei riposare...” mormorò Guisgard “... la testa mi fa un po' male... e poi tu vuoi visitare Gioia Antica...” fissò la rosa a terra e accennò un sorriso “... sarò più accorto, te lo prometto...” e raggiunse la sua mano, per poi stringerla.
Chinò il capo sul cuscino e chiuse gli occhi.
“Io...” sussurrò nella veglia “... ti regalerò un Fiore magnifico, unico... infinitamente più bello di quella rosa... e di tutti... quelli... che tu abbia... mai visto... Talia...” e si addormentò con la mano di lei nella sua.
Poco dopo, qualcuno tornò a bussare.
“Sono la locandiera... posso entrare?”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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