Altea scese dalla carrozza e si avviò a piedi verso la sartoria, cercando di non farsi travolgere da quella folla così caotica.
Tutto quell'angolo di città pareva animato da una confusione quasi carnevalesca ed infatti Piazza Sant'Antonio aveva l'aspetto di una baldoria folle e rumorosa.
Corso dei Fori Aurei era ornato da un'estremità all'altra di palazzi a cinque o sei piani con tutti i loro balconi e le loro finestre gremiti di curiosi ed impazienti spettatori.
Così fino al lungolagno.
E nell'attraversare quella Babele di carrozze, cavalli e persone, Altea non riuscì a comprendere quasi nulla, dato il festoso e orgiastico trionfo di voci, grida, risate e schiamazzi che avvolgevano tutto e tutti.
Dacey invece, anche lei nel mezzo di quel chiasso infinito, cercò di comprenderne il senso fermando una dei passanti.
“Pare che stasera ci sarà l'inaugurazione della nuova sede cittadina della Taddeus, la ricca industria di arme Capomazdesi.” Disse la donna. “E' la prima volta che si aprirà una filiale anche qui ad Afragolignone.”