Altea prese la missiva e cominciò a leggere:
“Buonasera a voi, signor notaio.
La vita tra i monti della mia terra, cupa e selvaggia, è più adatta forse ad un animo entusiasta della vita, cosa che io non sono più.
Qui, tra le mura del mio castello, sento di appassirmi, di perdere energia e soprattutto desiderio di credere e sperare nel domani come invece richiederebbe un cuore come il mio, tutto sommato ancora nel vigore degli anni.
Per questo chiedo a voi, quale mio legale e curatore dei miei interessi nell'antica e bella Afragolignone, di contattare la ricca donna che così generosamente ha permesso di poter alloggiare nella sua dimora.
Vogliate portarle il mio saluto e il buon nome che da sempre accompagna la mia famiglia, oltre ad un sostanzioso e doveroso anticipo per coprire un intero anno di mensilità, visto che desidero soggiornare a lungo nella vostra città.
Attendo dunque vostre notizie, affinchè possa preparare quanto prima il mio congedo da questa mia terra divenuta ormai troppo aspra per me.
Il mio augurio e la preghiera che la vostra fortuna possa visitare la mia persona.
Dottor Misk Rainneg”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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