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Vecchio 27-07-2012, 19.36.14   #2911
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
“Scusami...” disse Guisgard “... scusami per essere stato duro... credo di aver perso la testa per un momento... io non posso neanche immaginare...” scosse il capo e baciò la fronte di Talia “... il fatto è che preferisco finire in prigione che vederti con un quel maledetto... o con qualsiasi altro uomo al mondo...” strinse le sue mani “... ma tu non lo incontrerai... no, troveremo il modo per liberarci di quell'imbecille...”

Il giorno dopo, Chymela uscì a passeggiare nei giardini reali e vide accanto ad un albero un pittore che ritraeva il paesaggio.
All'ombra di quell'albero vi era un'altra figura, seduta, che fissava il pittore.
Di tanto in tanto i due si scambiavano qualche parole, senza tuttavia che il pittore alzasse mai lo sguardo dalla tela.
Chymela riconobbe quella figura seduta: era Andros.
Gli si avvicinò silenziosa.
“Buongiorno...” disse a voce bassa.
“Buongiorno...” voltandosi lui.
“Come state?”
“Normale...” rispose lui “... e voi?”
“Bene, grazie...” mormorò lei “... volevo scusarmi con voi...”
“Per cosa?”
“Ieri sono stata intrattabile e sciocca...”
“Sono stato io ad essere sciocco...”
“Voi?”
“Si...” fece lui “... vi ho lasciata andare senza dire e fare nulla...”
“Si, è colpa vostra...”
“Poi quelle vostre parole a Guglielmo...”
“Già, quelle parole...”
“Ho sperato nel vostro odio...” mormorò lui “... almeno avrei potuto giustificarle...”
“Giustificarle?”
“Si...” annuì lui “... giustificarle con il vostro odio, tanto erano terribili... poi siete andata via ed io ero folle di gelosia... folle pensando che qualcun altro vi stesse magari attendendo...”
“Vi ho odiato...” sussurrò lei “... siete stato crudele con quella storia ieri...”
“Era una scherzo...”
“Uno scherzo crudele...”
“Perchè dite questo?” Fissandola lui.
“Oh, oggi non voglio star qui a giustificare o a spiegare ogni mia parola!” Fece lei. “Già mi sento abbastanza sciocca!”
“Non siete sciocca...” alzandosi lui “... e vedendovi così, vagamente contrariata, ma anche velatamente inquieta, mi apparite ancora più bella e straordinaria...” le si avvicinò “... era solo una sciocca storia, piena di parole vuote e anche un pò stupide... in una corte si dicono tante cose e si usano spesso espressioni pompose, per omaggio alla cortesia ed al vuoto protocollo tanto in voga nell'aristocrazia... ed è così anche quando si racconta qualcosa... ma le parole che invece io uso per descrivervi, per raccontarvi e per ricordarvi quando non siete con me, quelle sono un'altra cosa... vengono dal cuore e sono uniche... speciali... per voi sola... e lo saranno sempre... Chymela, io ho conosciuto diverse donne e ad alcune ho detto molte cose... parole simili a bellissimi fiori, profumati e ricchi di colori... poi siete arrivata voi e con uno sguardo, un sorriso, un cenno lieve e appena pronunciato, avete cancellato ogni altra cosa dal mio cuore... in principio mi spaventava questo... poi non più... come un vento nuovo che soffia su un prato, avete fatto sfiorire tutti quei fiori nati nella stagione di amori tanto vivaci, quanto effimeri... e avete piantato in me un Fiore nuovo... un Fiore eterno che da solo basta ad ingentilire e a pulsare nello sterminato campo racchiuso nel mio cuore... si dice che ad ogni uomo sia destinato un altissimo momento di felicità, quando cioè ci si innamora per la prima volta... ai più fortunati, invece, viene donato un altro momento speciale... quando ci si innamora per sempre, quando si conosce il vero Amore...” sorrise e le sfiorò il viso “... ed io quando ti ho vista per la prima volta ho vissuto entrambi quei momenti... è come se mi fossi innamorato davvero per la prima volta... di un amore che so sarà eterno...” i suoi occhi si unirono a quelli di lei “... vedi quel pittore? Sta dipingendo qualcosa per me... si tratta di Sygma... qualcosa di prezioso che solo questa terra possiede... forse la sua vera meraviglia...” prese Chymela per mano e la portò davanti alla tela, mostrandole così quel quadro.
E sulla tela era ritratto proprio il suo volto.
“Tu sei il vero tesoro di questa terra, Chymela...” sussurrò lui “... il suo Fiore più bello...”


In quel momento uscì dalla locanda il menestrello.
“Devi aiutarmi, Sangò.” Fissandolo Guisgard e destando Talia da quella visione.
“Cosa vuoi fare?”
“Non lo so ancora...”
“Non metterti contro di loro.” Fece Sangò. “Non farlo, sono potenti e pericolosi...”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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