Discussione: Mito La Biblioteca del Diavolo
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Vecchio 21-06-2011, 20.59.54   #5
Guisgard
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I LIBRI MAGICI DI SALOMONE_


La Clavicola di Salomone, tradizionalmente attribuita al re Salomone (973-933 A. C.), ma compilata in realtà durante il Medioevo, è tutt’ora ancora molto diffusa.
Questi testi sembrano contenere formule per evocare gli spiriti e istruzioni per costruire potenti amuleti, tra cui anche una bacchetta magica.
La Clavicola di Salomone è alla base di tutte le operazioni di “Magia Alta”.
Molto noto è anche Il “Levegetom”, detto anche “Piccola Chiave di Salomone”, compilato intorno al XVI secolo, ed è considerato un potentissimo Grimorio per l’evocazione di demoni.
In esso vi sono illustrati i sigilli di tutti i demoni.
Pare sia esistito anche un Libro di Salomone molto più antico e contenete rituali magici potentissimi.
Si narra che una copia fu fortuitamente strappata alla distruzione voluta dalla Chiesa, per finire, pare, nelle mani del filosofo e “mago” Ruggero Bacone.

E qui entra in scena un altro testo in odore di mistero, noto come “Manoscritto Voyonic”, dal nome del libraio Wilfred Voyonic che acquistò questo libro a caro prezzo nel 1912.

Attribuito dai più proprio a Ruggero Bacone, il manoscritto è scritto in un codice tanto oscuro e complicato che né i più grandi esperti di crittografia, né i più perfezionati programmi computerizzati sono mai riusciti a tradurlo.
Secondo molti il “Manoscritto Voynic” altro non è che una copia del “Libro di Salomone” sfuggito ai roghi della Santa Inquisizione proprio perché racchiuso in una “scrittura” incomprensibile.
C’è da dire che al grande re Salomone sono stati attribuiti, nel corso dei secoli, moltissime altre opere, che noi oggi definiremo minori.
Non diversamente da quel che accade oggi con gli autori di grido, abbinare in qualsiasi epoca il nome del leggendario re d’Israele e costruttore del Tempio di Gerusalemme a varie opere, garantiva un blasone ed un successo di pubblico senza precedenti.
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