L’audizione.
Un banco di prova importante, capace di cambiare una vita.
La mia.
Avevo lavorato sodo per prepararmi a quel giorno, per poter essere tra quella massa di persone che si accalcavano nella speranza di essere scelte per entrare al Castello e mostrare il proprio talento.
E chissà, magari diventare parte di esso.
Un ruolo ambito che portava ad un’alta, altissima competizione.
Faceva caldo, ad aspettare in quel cortile, stretta tra un uomo con una cornamusa e una giovane contorsionista.
Tutti aspettavano, scalpitavano, fremevano e speravano di essere scelti e ottenere la loro chance, la loro chiave per il successo.
Io mi ero allenata molto, avevo studiato, provato canzoni su canzoni, coreografie su coreografie e ancora mentre stavo lì in attesa, mormoravo strofe e abbozzavo qualche passo.
Serviva a rilassarmi, ad aumentare il mio controllo e la mia confidenza.
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