Visualizza messaggio singolo
Vecchio 22-08-2011, 22.10.47   #8
Lady Dafne
Cittadino di Camelot
 
L'avatar di Lady Dafne
Registrazione: 23-08-2010
Residenza: Nord
Messaggi: 498
Lady Dafne sarà presto famosoLady Dafne sarà presto famoso
Un invito particolare

I parte

Il campanile del Santuario della Vergine aveva da poco scandito il mezzogiorno. Il rudimentale termometro, che il medico di corte teneva nel suo studio, segnava i 40° e un’aria afosa all’inverosimile aleggiava su tutta Camelot. Le dame erano tutte rintanate nei loro appartamenti che, essendo all’interno del palazzo, godevano ancora di una temperatura sopportabile. Nessuno camminava per le vie della cittadella che, essendo tutte lastricate di marmo e pietra, parevano una graticola. Sir Hastatus, cavaliere della tavola rotonda e fidato supervisore del regno, era chiuso fin dal primo mattino negli appartamenti riservati agli ufficiali: stava cercando di definire i turni di guardia per le settimane a venire. Ai suoi sottoposti aveva dato ordine di non essere disturbato da nessuno per nessuna ragione ma, già da un paio d’ore, sostava davanti la porta dell’ufficio uno dei cadetti di Guisgard: Cavaliere25.
Il buon ragazzo, dopo avere atteso invano per un’ora intera di essere ricevuto da Hastatus, era passato ai tentativi di corruzione della sentinella:
“Senti, se mi fai entrare, ti offro un boccale da litro giù alla taverna”
…nessuna risposta, la sentinella restava impassibile…
“Ok dai, ti regalo anche un paio d’ore in compagnia di Lulù la migliore tra le ragazze di Madame Bebel”
…ancora niente, l’uomo non cedeva…
“Ci aggiungo anche la mia sella, ti piace vero la mia sella, era di Sir Guisgard sai? Me l’ha regalata quando lui ne ha ricevuta una in dono dal Saladino”
…nessun effetto.
Cavaliere25 stava per gettare la spugna quando vide la sentinella irritarsi per una goccia di sudore che gli era entrata in un occhio irritandolo:
“Posso andare a prenderti dell’acqua fresca con la quale puoi sciacquarti il viso…” la sentinella inarcò le sopracciglia, Cavaliere25 capì di aver fatto la mossa giusta e proseguì “se mi annunci a Sir Hastatus te la vado a prendere subito direttamente giù nel pozzo”.
La sentinella fu vinta e, dopo aver avuto il suo secchio d’acqua, aperse la porta dell’ufficio di Hastatus al giovane cadetto che, con un po’ di timore entrò:
“Chi è? Che c’è? Avevo detto di non voler essere disturbato, cosa vuoi?” disse il Cavaliere
“Signore, sono Cavaliere25, cadetto di Sir Gui….” Fu interrotto bruscamente
“Lo so chi sei, mi ricordo ancora delle tue gesta gloriose contro quel marrano di Virno” Hastatus si alzò e gli porse la mano “So che quel pazzo di Guisgard non ti ha ancora promosso cavaliere, come si fa a non riconoscere il valore in te… la gloria e l’amore devono avergli annebbiato la vista”
“Sì, sì” tagliò corto Cavaliere25 “Però signore, io sono qui per avvertirvi di una cosa incredibile: una serie di ancelle, dodici, forse sedici, hanno requisito in nome di non so chi il piazzale di allenamento giù alla caserma dei cadetti. Ecco, noi non sappiamo che fare… non se ne vogliono andare…”
“Bene, è compito di Guisgard sorvegliare che tutto sia in regola laggiù, ditelo a lui…” rispose Hastatus
“Sì, ehm, ci abbiamo provato ma… ecco… lui… lui…” Cavalire25 era imbarazzato
“Lui cosa??” intervenne Hastatus stizzito
“Lui è occupato e non è il caso che vi dica altro…” disse Cavaliere25 arrossendo e abbassando gli occhi.
Visibilmente arrabbiato Hastatus congedò il cadetto e, in men che non si dica, uscì per dirigersi alla residenza privata di Guisgard. Proprio quando si trovava in mezzo alla piazzetta della città alta fu avvolto da una nuvola di polvere. Non vedeva nulla ma riusciva perfettamente ad udire l’abbaiare dei levrieri del suo collega. Inspiegabilmente pochi istanti dopo si trovò a terra con un peso sullo stomaco: Daniel, il nuovo cadetto, gli era caduto addosso infrangendo tutte le regole militari possibili e immaginabili.
“Per tutti i barbari che ho sconfitto, che diavolo stai facendo cadetto!” disse Hastatus ancora più adirato di prima
“Sss..i…gnore” esclamò Daniel sorpreso scattando immediatamente in piedi sull’attenti “Signore, mi dispiace, io… i cani… perdono!”
“Ti è forse dato di volta il cervello? Non sai che si deve sempre cedere il passo ad un superiore? Dirò a Guisgard di punirti severamente e io provvederò a inflarti in tutti i turni di guardia di mezzogiorno per tutto il tempo che durerà questo caldo! E ora fuori dalla mia vista… e recupera quei maledetti cani che combinano solo guai! Mannaggia a te, ai cani, al padrone e a chi glieli ha regalati!” disse il cavaliere pulendosi le vesti.

Le dame nel frattempo si erano riunite nella sala detta “della musica” e sorseggiavano chiacchierando freschi succhi di frutta.
“Sapete mie care, ho passato tutta la mattina a provare vestiti” disse Lady Gonzaga rompendo il silenzio “ho ricevuto uno strano biglietto stamane…”
“Già, anch’io l’ho ricevuto” disse Talia
“Un biglietto? E di che si trattava?” chiese Morrigan
“Mah, c’era scritto
Dame mie dilette,
rivestitevi di nuovo
ornate i vostri capelli
riempite il cuore di allegria
una festa è indetta
per amore, amicizia e bellezza rispose Talia
“Già, anche io ho ricevuto lo stesso identico messaggio” disse Melisendra entrando in quel momento nella sala con una cesta piena di fragole che porse subito alle amiche.
“Pare sia per il 23 agosto, domani!” proseguì la dama distribuendo la frutta.
“Oh care, alla festa andateci voi, io non ho tempo. Devo ancora disfare molti dei bauli che ho portato dal mio lungo viaggio. E poi, fa troppo caldo per festeggiare!” rispose Elisabeth sorseggiando il suo succo all’albicocca (una novità appena arrivata dall’oriente con i cavalieri di ritorno dalla crociata).
Le dame continuarono il chiacchiericcio, Elisabeth si alzò e andò verso la finestra. Da lì si poteva vedere il piazzale sottostante, notò Hastatus attraversarlo con passo deciso mentre un giovane cadetto si allontanava rincorrendo dei cani. Poi vide il cavaliere bussare alla porta di Guisgard…

(continua)
__________________

"Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza" Baudelaire
Lady Dafne non è connesso