Tornando molto seria dissi: "In verità ti dico che la cosa mi stuzzica, ma allo stesso tempo penso che sia qualcosa di pericoloso.....però a me non me ne frega piu' niente.....oggi ancora una volta sono stata rifiutata per un lavoro o meglio ho rifiutato a stare a certe condizioni, perchè il preside a detto che...." mi scese una lacrima dal mio viso diafano.
Ripresi il discorso:"Mi ha detto che:<se vuole lavorare in questa scuola deve fare solo una cosa>ed ha incominciato ad accarezzarmi le gambe e a palparmi i seni".
Crollai in un pianto.