Helas arrivò davanti all'ingresso della sede della Fum Soft e subito due porte automatiche si aprirono, facendolo entrare in quel mondo di luci, colori e suoni.
In un istante una delle segretarie gli andò incontro, salutandolo con cortesia.
“I Pilastri di Afravalone” disse la ragazza mostrandogli un fascicolo “è un videogioco di ultimissima generazione. Miliardi di poligoni si muovono su uno schermo pressoché infinito ad una velocità pari a quella che può percepire in tempo reale l'occhio umano. I fondali in lontananza sono renderizzati, ma diventano interattivi quando il proprio alter ego giunge ad una distanza prestabilita. In pratica è la più avanzata esperienza video ludica che si possa offrire oggi sul mercato. Altri dati tecnici le saranno forniti da questi pratici manuali. Per i contenuti narrativi, invece, potrà incontrare il signor Gail. Prego, mi segua...” e lo condusse in una stanza vicina, piena di monitor e pc.
Seduto ad una scrivania, ma con le spalle rivolte alla porta c'era un uomo.
“Signor Gail...” fece la ragazza.
“Può andare, grazie...” rispose l'uomo seduto.
La ragazza uscì.
“Venga pure avanti...” disse poi Gail a Helas “... sono qui per lei...” si voltò, mostrandosi “... per conoscere i suoi sogni e realizzarli tutti...”