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Vecchio 23-11-2018, 01.39.30   #65
Destresya
Cittadino di Camelot
 
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Registrazione: 05-06-2018
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Destresya è sulla buona strada
La corsa nel traffico infinita, ma possibile che tutti debbano muoversi alla stessa ora?
Anche stamattina ho rischiato di non arrivare in orario, avrò dormito si e no due ore e quella maledetta sveglia non è abbastanza potente per svegliarmi.
Le cannonate, ci vorrebbero le cannonate.
Ma ne è valsa la pena, dopotutto.
Oh il capo sarà così contento di scoprire che quel serial killer ha avuto ciò che si meritava.
Non l'aveva detto lui che uno così non era degno di vivere?
Mica è colpa mia se ha compreso le sue colpe e si è gettato giù dal 27esimo piano! O forse sì... ma questi sono dettagli.
Dopotutto non mi è sempre stato detto che dovevo usare le mie abilità per il bene?
Solo dopo essersi accorti che non c'era modo per farmele passare, ovviamente, nemmeno si trattasse di un raffreddore.
Ma la gente ha spesso paura di ciò che non comprende.
E i miei, di certo non fanno eccezione.
Si sono tranquillizzati solo quando ho smesso di parlarne, e hanno fatto finta che quella fantomatica notte non fosse mai esistita.
Ma io la ricordo bene... ogni dettaglio, ogni istante.
La notte in cui mia madre mi dimenticò allo zoo.
Ancora oggi mi chiedo come diavolo si faccia! E io dimentico sempre tutto, s'intende.
Ricordo anche quel mondo spettrale, il silenzio rotto solo dai versi degli animali.
E poi lei.
Lei che mi guardava con i suoi occhioni gialli.
Era bellissima.
Sembrava la versione ingigantita del mio gattino nero.
Così mi avvicinai, e avvicinai, e avvicinai.
Gli occhi gialli sempre più vicini, il pelo lucido che rifletteva la luce della luna.
Ma poi vidi le fauci, gli occhi sempre più grandi.
Da allora ricordo solo il cigolio della sbarra che si apre, e il mio grido così forte da allertare la sicurezza.
Quando mi risvegliai in ospedale, seppi che la Pantera era stata abbattuta.
Eppure da quel giorno, lei vive in me.
Ho smesso da anni di chiedermi perchè, che motivo ci fosse o che senso avesse, ho accettato ormai l'idea che vada oltre la mia comprensione.
Forse mi è stato fatto questo dono per uno scopo, forse completamente a caso. Ormai so che non lo scoprirò mai.
Io sono quella che sono, e non cercherò di cambiare.
Ero arrivata alla sede del giornale Munn, strisciai il pass all'ingresso e mi diressi nel mio ufficio.
Ero in ritardo, tanto per cambiare.
Non ci voleva.
Tanto più che oggi la giornata è lunga, e il capo avrà sicuramente bisogno di me.
Ma lui ha sempre bisogno di me, pensai con un leggero sorriso.
Arrivai alla mia scrivania che lui non era ancora arrivato, per fortuna, così ebbi il tempo di sistemarmi un po'.
Preparai tutto il necessario per la riunione delle 11, sistemai in una cartelletta la ricerca che mi aveva chiesto di fare il giorno prima, chiamai il dentista per confermare il suo appuntamento e spostai invece il pranzo con una fonte al giorno successivo, come mi aveva chiesto.
Che avrebbe fatto senza di me?

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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!

Ultima modifica di Destresya : 23-11-2018 alle ore 02.02.39.
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