Discussione: Ardea de'Taddei
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Vecchio 05-01-2010, 00.25.11   #138
Guisgard
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ARDEA DE' TADDEI

LXXII

“Il sogno è un incanto, frutto
dell’incontro tra il giorno e
la notte.”
(Novalis)


Il prato era di un verde vivissimo, reso ancor più brillante dall’intensa luminosità che il Sole diffondeva ovunque.
Il cielo, vestito di un azzurro imponente, sembrava riflettere come uno specchio le meraviglie di un mondo incantato, sito al di là dei sogni, su tutta la terra.
Ardea camminava accarezzando le alte foglie che crescevano selvagge su quella verdeggiante distesa.
Era senza la sua armatura e si sentiva leggero, fresco e libero.
Ma soprattutto si sentiva sereno.
Il suo cuore gli appariva come l’infinito orizzonte che si apriva davanti a lui: libero da nubi.
La vecchia e stretta via che tagliava quel prato, racchiusa da due fila di bianchi e levigati sassi, conduceva in un piccolo spiazzo, dove sorgeva una vecchia chiesetta.
Accanto cresceva un robusto ulivo, che sospinto dal vento, sembrava voler diffondere nell’aria il benefico influsso delle sue foglie.
Ardea avrebbe voluto entrare nella chiesetta, ma non lo fece.
La porta era chiusa e non si vedeva nessuno in giro.
Sul tetto, accanto al crocifisso di legno che cigolava sotto il soffio del vento, stavano appollaiate tre colombe bianchissime.
La calura però cominciava a farsi più intensa ed Ardea si sedette ai piedi dell’ulivo, cercando ristoro dal Sole sotto la tenue ombra di quell’albero.
All’improvviso, nello spiazzo, giunse un uomo.
Aveva indosso una lunga tunica nera. I capelli erano di un delicato grigio. Così come la sua barba.
“Di grazia, signore” prese a chiedere Ardea “sapete quando aprirà la chiesa?”
“Perché?” Chiese con tono severo quell’uomo.
“Volevo entrare per pregare.”
“Non aprirà oggi.”
“Una chiesa non può restare chiusa un giorno intero!”
“Se può restare chiuso il cuore di un uomo” rispose stizzito quell’uomo “allora può benissimo restare chiusa anche una chiesa.”
“Ma è mattino” disse Ardea “e durante il giorno deve pur essere celebrata una messa!”
“Oggi non verranno celebrate messe.”
“Ma non siamo nel Venerdì Santo!” Esclamò Ardea.
“Già” rispose l’uomo con uno sguardo inclemente “e questo è il tuo dramma!”
Ardea restò colpito e turbato da quelle parole.
L’uomo riprese a camminare, scomparendo dietro le mura della chiesetta.
Ardea intanto ritornò a sedersi ai piedi dell’ulivo, sentendo nel cuore una forte oppressione.
All’improvvisò udì un dolce riso.
Si voltò e vide una fanciulla intenta a raccogliere fiori nel campo accanto alla chiesetta.
Ardea le si avvicinò, mentre ella rideva e cantava una gentile canzone.
“Milady” prese a chiedere Ardea “sapete dirmi se questa chiesetta aprirà oggi?”
La ragazza smise di ridere e di cantare, senza però voltarsi verso Ardea.
Poi, dopo un attimo di silenzio, rispose:
“Non aprirà oggi.”
Intanto il Sole, proprio in quel momento, venne coperto da alte e scure nubi.
“Qual è il vostro pasto preferito, messere?” Chiese la ragazza.
“Le focacce con frutta e miele.” Rispose Ardea.
“C’è qualcuno che le prepari per voi?”
“No.” Rispose Ardea. “Non vi è nessuno.”
La gradevole brezza di qualche istante prima si mutò in un forte e gelido vento che cominciò a sibilare nell’aria.
La ragazza allora si alzò da terra e si voltò verso Ardea.
Era la bellissima ragazza che lui aveva visto quella notte a Caivania e alla quale aveva giurato eterno amore.
“Ora devo andare.” Disse con un filo di voce quella ragazza. “Mio padre mi attende ed ha bisogno di me.”
Detto questo, si coprì il capo con un velo nero.
“Non andate via.” Disse Ardea. “Non mi lasciate solo anche voi.”
La ragazza si voltò e lo fissò per alcuni istanti.
Ardea tentò di avvicinarsi a lei, come a volerla toccare, ma il vento in quel momento soffiò più forte.
Ardea si svegliò proprio in quell’istante.
La stanza era dominata da un penombra che sembrava camuffare ogni suo contorno.
Si accorse che era disteso su un soffice e profumato letto.
Ed accanto a lui riconobbe, nell’incerta luce della stanza, una donna che lo fissava in silenzio.


(Continua...)
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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