Discussione: Spiritualità L'ideale cavalleresco e l'ideale amoroso
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Vecchio 29-09-2009, 11.42.47   #3
zaffiro
Cittadino di Camelot
 
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zaffiro sarà presto famosozaffiro sarà presto famoso
Buona giornata serena a Camelot.
Proponimento il vostro,Guisgard,degno dei principi su cui si fonda questo regno.Credo che in cuor vostro vi siate interrogato e dato risposta sulla coesistenza ed intreccio indistricabile di questi due ideali.Un cavaliere vive con maggior partecipazione i dubbi del proprio operato,perchè si assume un compito gravoso al quale deve saper assolvere senza indugio,e non vi è indugio alcuno neppure nella ricerca di un ideale che lo faccia sentire appagato e che,indirettamente,si rifletta sui propri doveri quale il servire la cavalleria.
Gli autori da voi citati hanno avuto il pregevole onere di rendere immortali i propri personaggi perchè le loro gesta ed i loro animi non si dileguassero nelle momorie del tempo,ed hanno avuto ragione,ma hanno narrato di uomini,evidenziando,talvolta,le debolezze di creature che,seppur tendano all'immortalità ed al divino,rimangono ancorate alla loro natura mortale.La ricerca della perfezione è una stella che guida i passi di chi si incammina in una via sterrata i cui tasselli sono valori umani e cavallereschi unitamente all'ideale d'amore,seguire questa strada non conduce alla divinità,nè al conseguimento della perfezione stessa,perchè nessuna delle due figure è ad appannaggio della natura umana,ma ad esse bisogna tendere perchè la vita non si arresti in una sola era,nè si arrestino i propositi di ciascuno.L'imprescindibilità della comunione tra ideali cavallereschi ed ideali d'amore è,appunto,la stella che illumina lo sguardo,che rende percettibile allo spirito le vibrazioni giunte alla pelle da gioie e sacrifici.Quanto ritengo sia importante per la figura del cavaliere,sia la costante ricerca di questa armonia vigente tra i due ideali insieme.Rende più forte,appagato e saggio l'uomo l'incamminarsi per sentieri che testano le proprie qualità,affinandole,ma che illuminino sui propri limiti,spronandosi a migliorarli,più che il conseguimento stesso dell'incarnazione di un ideale.Memore di quanto sia importante sentirsi compiaciuti e ritenersi pago perchè la soddisfazione possa rifletterersi sull'operato e le figure che esso incarna,il cavaliere si mette in gioco nei due aspetti su citati ma anche giudica se stesso con minore severità e maggior incitamento.E questo è il mio augurio per chi vuole incamminarsi verso questa stella,maggior capacità di saper volgere i limiti in pregi senza asprezza per la ricerca del proprio benessere,perchè il cavaliere è un uomo.
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