Discussione: Enigmi a Camelot
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Vecchio 03-06-2009, 13.39.07   #1
Vanegoor
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Enigmi a Camelot

Una leggenda, a dire il vero vaga quanto tutte le leggende su Camelot, narra che King Arthur un giorno adunò i suoi cavalieri intorno alla tavola rotonda per un quesito particolare. Non si trattò di tramare lo svolgimento di una battaglia, né della ricerca del Graal o altra avventura. Per l’esattezza si trattò di un enigma. Pare che lo stesso Merlino, nell’educare in passato l’ancora giovane Arthur, gliene assegnò innumerevoli e di squisita composizione al fine di acuire lo spirito del futuro re. Così Arthur ne assegnò uno ai suoi cavalieri uniti, concedendo un giorno esatto per trovare la soluzione all’enigma. Non saprei quale ricompensa sarebbe spettata al “vincitore”, sta di fatto però che il giorno dopo nessuno dei cavalieri nuovamente adunati seppe fornire la risposta. Non senza una qualche delusione il Re li congedò, quando fu sua moglie Ginevra, rimasta in disparte, a chiamarlo ed a pronunciare la soluzione dell’enigma.
Re Artù ne fu sorpreso… ma in fondo non più di tanto, conoscendo la sagacia della splendida moglie.
Non c’è dubbio che in seguito ne assegnò altri ancora ai cavalieri, alcuni dei quali probabilmente suggeriti dalla stessa Ginevra. Non è tramandato con quanta arguzia furono in grado di risolverli, ma il primo, quello appunto risolto da Ginevra, certamente fu questo:


I miei ospiti non giungono invano:
mai nessuno però con me parla,
nessuno d’essi mi stringe la mano;
eppure io tutti accompagno a casa
ma essi, ahimé tanto ingrati,
non mi fanno mai visita una seconda volta.
Chi sono dunque?
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Ultima modifica di Vanegoor : 03-06-2009 alle ore 13.45.22.
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