Cavalieri di Malta e del Santo Sepolcro
Parlando di questi che ad oggi mi risultano essere gli ultimi due grandi Ordini Equestri ufficialmente riconosciuti dalla Santa Sede e costituenti agli occhi della stessa un titolo nobiliare a tutti gli effetti, vorrei chiedervi in che modo vi rapportate a queste ultime vestigia cavalleresche di un passato che fu fulgido.
A vostro avviso, oggi esse non rappresentano più altro se non una mercificazione della Cavalleria, oppure chi fa parte di tali ordini può a buon diritto considerarsi in linea di continuità con quanto di morale, etico e cristiano la Cavalleria ha rappresentato nei secoli prima della modernità?
Chiudo specificando che questi due Ordini hanno entrambi uno scopo preciso: quello di Malta è universalmente conosciuto per l'assistenza medica a malati e disabili in tutto il mondo.
Quello del Santo Sepolcro si impegna nel tener viva la fede cattolica e le sue istituzioni e comunità all'interno dei territori facenti parte della Terra Santa, dove le genti cristiane vivono situazioni spesso di disagio sia economico che contestuale.
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Un Cavaliere è devoto al valore, il suo cuore conosce solo la virtù,
la sua spada difende i bisognosi, la sua forza sostiene i deboli,
le sue parole dicono solo verità, la sua ira si abbatte sui malvagi
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