Altea rispose alle varie domande del questionario e alla fine, prima di lasciare l'edificio, le furono dati in omaggio il gioco da tavolo e i vari gadget promessi.
In strada molti parlavano di quel nuovo fenomenale videogioco.
Sui monitor scorrevano ancora le immagini del gioco e fissandole Altea per un istante provò le medesime sensazioni vissute ad Afravalone.
Allora ricordò per un momento lo sguardo austero dell'Abate Nicola, i modi cortesi di Tyssen, il fare severo di lady Gertrude e gli insegnamenti di Shalazam.
Tutto questo mentre la donna del monitor posto su un grattacielo invitava i passanti a rincorrere i propri sogni e renderli reali.