La musa.
Ogni notte lascio la finestra semichiusa.
Ed attraverso di essa posso vedere uno scorcio di cielo, che appare in mille forme... chiaro di stelle, reso asciutto dall'aria fresca della notte o umido e capace di rendere tutto sfocato.
E quando la mente vola, a cavallo di mille pensieri, sogni e desideri, allora ella mi appare.
Non saprei descriverla.
Ogni notte ha un volto diverso, una voce indefinita, uno sguardo sfuggente.
E nei suoi occhi rivivo il passato e provo a sognare il futuro.
Un eco lontano, sensazioni mai dimenticate ed immagini che si rincorrono sfocate come il bianco e il nero di quei vecchi film che di tanto in tanto la TV trasmette nel cuore della notte.
Già, la notte.
Il regno dei sogni che non temono l'alba.
Il regno della musa.
Vi ringrazio per le belle parole spese per Ardea ed il suo racconto.
Si dice che se vi è una dama ad attenderlo, un cavaliere prima o poi farà sempre ritorno.
Qui invece abbiamo diverse nobili dame ed un aspirante cavaliere!
Ardea non poteve restare insensibile a questi richiami