Serenica è un Regno epico, sospeso fuori dal Tempo e da ogni mondo.
Sorge dopo la cosiddetta "Valle degli Eroi" ed è circondata da un' incontaminata foresta che primeggia per minima parte anche
a Serenica.
Un fiume scende dalla vallata con una cascata cristallina per unirsi poi ad un altro fiume che bagna il regno e portando
acqua alle terme.
Attorno vi sono cinte murarie millenarie e nessuno ha mai osato entrare nel Regno e Città delle Sacre Sacerdotesse di Serenica.
Sono nata da un Raggio di Sole cocente e per questo la Gransacerdotessa Parvia decise sarei diventata la Sacerdotessa di Luce e Fuoco.
Il mattino era rischiarato da un sole vivo e cocente, la brezza e il vento si erano fermati per qualche arcano motivo.
D' un tratto sotto una secolare quercia si udì un vagito e le sacerdotesse, con le novizie apprendiste e le ancelle,
accorsero con fervore; chi pensava ad uno straniero che aveva invaso la città magica e sacra fortificata delle
sacerdotesse, altre capirono fu un segno divino.
Tra le fronde un' ancella, di nome Jaime, mi trovò e chiamò la Gran Sacerdotessa con timore.
Parvia rimase immobile e poi esultò alzando la sua spada e scudo guerriero proclamando solennemente:"Oggi il Sole ci ha donato una delle sue Figlie facendola ondeggiare fino qui su un raggio ardente, porta al collo la Collana Sacerdotale Solare" e mi prese sia con forza che grazia sollevandomi tra la gioia di tutte.
"Ecco la futura Sacerdotessa del Fuoco e della Luce, ella preserverà il Sacro Fuoco del Tempio di Petria e il suo nome sarà Eeila".
Furono giorni di festeggiamenti ed ella mi donò vari poteri come quello di donare forza, la forza di Luce e Fuoco usando le mani e quindi usare questi elementi a scopi benefici, l' invisibilità, la telepatia e poi come arma un arco in oro con frecce e feretra pure dorate che diventavano invisibili in caso di attacco, cosa per noi remota.
Furono anni di studi e sacrifici, usando le formule del Sacro Libro di Serenica e dei miei poteri, furono pure anni di sogni. Guardavo l' orizzonte pensando a cosa vi fosse altrove, avevo letto in un libro esistevano altre Terre da qualche parte
e pure Pianeti come la Terra che era pure abitata.
Mi chiedevo se Serenica fosse parte di questo Pianeta o dovessi credere alle Sacerdotesse che asserivano sicure che il nostro era solo un Mondo Sospeso.
Come potevano essere gli abitanti della Terra? E gli altri Mondi? Una cosa sola mi avevano insegnato: nella Terra vi era la dualità tra Bene e Male e noi Sacerdotesse custodivamo uno scrigno che conteneva qualcosa a noi segreta, tranne a Parvia, e bilanciava questo equilibrio e preservava il Bene dal Male...parole per me estranee..come potevo identificare questi due sentimenti se non li avevo visti tangibilmente.
D' un tratto fui distolta dalle urla delle mie apprendista e della mia ancella Jaime e mi dissero allarmate di indossare subito la veste sacerdotale e recarmi subito al Tempio.
Attraversai la città ed entrai nel Palazzo Imperiale e nella mia stanza indossai la veste cerimoniale e al capo posi la corona d' oro con disegnato foglie di alloro e piena di pietre preziose evocanti i miei elementi naturali.
Trovai le apprendiste al Tempio di Petria, osservai il braciere ed invocai le divinità del Fuoco mentre poggiavo le mani sopra il braciere e osservai la fiamma del Fuoco di Petria, non solo non era ardente ma era flebile.
"Sono giorni che lo osservo, qualcosa sta accadendo se non è già accaduto..presto andate a chiamare Parvia".
Invocai, nuovamente, le Forze del Fuoco con forze mentali ma nulla cambiava.