Perdonatemi, mie signore, se giungo solo adesso a rispondere ai vostri pensieri.
Sono sincero, questo mio scritto è nato durante una discussione con madonna Malinconia sulle seduzioni del passato e le incertezze del futuro e non aveva certo l’ambizione di rapire l’attenzione di alcuno.
Grato di ciò, vi sarò per sempre debitore per aver donato un vostro pensiero a questo Contrasto tra ciò che abbiamo e ciò che invece sogniamo.
Lady Morrigan: milady, una dama sensibile e sapiente come voi può vantare qualsiasi pretesa su ogni mio scritto.
Anzi, queste vostre sensazioni impreziosiscono ed ingentiliscono versi altrimenti senza nessuna pretesa, essendo frutto di un cuore di cavaliere e non di poeta.
Lady Elisabeth: dite il vero… Camelot mi conosce come il padrone conosce il proprio servo, come il padre il proprio figlio e come il cavaliere il proprio scudiero.
E quando sono avvolto dall’incanto della notte di Camelot, non posso fare a meno di cantare le meraviglie del mondo che la sua pallida Luna mi sussurra.
Lady Gonzaga: non piangete, milady, ma rallegratevi invece, poiché quando giunge la Notte con essa arrivano anche i sogni.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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