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Vecchio 26-05-2019, 21.47.38   #10
Destresya
Cittadino di Camelot
 
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Destresya è sulla buona strada
L’aria era calma quella sera, leggera e limpida. La brughiera intorno a loro iniziava a screziarsi di tutti i riflessi purpurei di un tramonto che piano la avvolgeva, rendendola ancora più magica e sognante. I due innamorati se ne stavano lì, accoccolati l’uno accanto all’altro sul dondolo che dominava il grande balcone affacciato sulla brughiera.
Una magia unica li circondava, quella felicità unica dei momenti speciali passati con la persona amata, quando tutto il mondo sembra lontano e tutto quello che esiste è il loro amore meraviglioso.
Per lunghi istanti non ebbero nemmeno bisogno di parlare, godendosi l’una il respiro e il battito del cuore dell’altro, mentre le loro mani si accarezzavano, i loro cuori si riempivano di una Gioia che pochi eletti possono conoscere, e ogni cosa intorno a loro si zittiva piano piano, perché potessero risuonare i battiti dei loro cuori, che ora risuonavano all’unisono.
“A cosa pensi?” le chiese lui, chinandosi a darle un bacio.
“Alla nostra casa…” sussurrò, mentre si stringeva a lui, che sorrise. “Ci pensi?” continuò lei alzando i suoi occhi a cercare i suoi, così belli e unici da far invidia a quel tramonto “le colline a perdita d’occhio, noi che ce ne stiamo qui dopo una lunga giornata, col profumo di qualcosa nel forno e con la preoccupazione più grande di decidere cosa preparare da mangiare la sera…” sospirò.
Lui la strinse a sé, fissandola in quel modo che solo lui sapeva fare.
“Sì.. sarà bellissimo, Amore mio..” e lei si illuminò, come ogni volta che la chiamava in quel modo.
“Vorrei non dover partire..” accoccolandosi ancora di più e velandosi di malinconia.
“Ora siamo qui, insieme… non pensare a cose tristi, abbiamo ancora lunghi momenti tutti per noi, no?” fissandola con un sorriso dolce.
“Sì…” sussurrò lei, allungandosi per baciarlo, mentre il tramonto lasciava il posto al crepuscolo e la brughiera si faceva ora più misteriosa e sinistra, custode delle loro storie sussurrate in infinite notti d’inverno.
Quando rientrò a casa dopo averla accompagnata alla stazione, restò per un lungo istante a guardare quel dondolo così fermo e silenzioso, ora che lei non c’era più e una forte malinconia gli strinse il cuore.
Stava per allontanarsi da quella finestra quando si accorse che c’era qualcosa sul dondolo, una macchiolina colorata sul candido cuscino.
Pensando fosse qualcosa che lei aveva dimenticato e che rischiava di volare via col vento di quella sera, uscì e andò a recuperarlo.
Trovò così un bigliettino lasciato lì perchè lui lo trovasse, un bigliettino in cui lei ripercorreva i momenti di quei due giorni meravigliosi, la malinconia di dover partire, e l'attesa sempre più impellente dei giorni che li separavano al nuovo incontro, con i sogni di quel prossimo fine settimana in cui si sarebbero ritrovati, per perdersi nella campagna, mangiare insieme, vedersi film accoccolati e godersi nuovamente il tramonto lì dove ora lui era seduto tutto solo a leggere.
Allora sorrise, comprendendo che in realtà lei non se n’era mai andata, che era sempre accanto a lui, perché viveva nel suo cuore.
Ora era curioso, voleva sapere che cosa le aveva nascosto, e dove.
Dove lo avrebbe portato quell’enigma? Doveva risolverlo per scoprirlo…
Quando riuscì a risolverlo corse in casa e trovò la sorpresa che lei gli aveva lasciato, percependo la sua vicinanza, la sua presenza, e tutto il suo amore.
Perché quei due innamorati lontani non lo sono mai, e a lui basterà allungare la mano per trovare la sua, come su quel dondolo immerso nel tramonto.

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Lei si innamorò, sopra ad un cespuglio di rose, e poi rispose... Sì!
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