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Vecchio 24-09-2009, 23.04.07   #1
Hastatus77
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Quillpen Il regno dell'Estate (Pierluigi Curcio)

Nota di Pierluigi Curcio: Il seguente racconto è liberamente tratto da leggenda medievale del 1160 e dal seguente “Lai du Lanval” in Marie de France, Parigi, 1842

Nell’antica Britannia oramai abbandonata dalle legioni romane, si erse un guerriero di stirpe reale che portò unità sotto la bandiera del drago, unità e pace per più di cinquant’anni. Bardi e vecchi saggi ormai tramutati in polvere chiamarono quei giorni felici “Regno dell’Estate”, ma bardi e vecchi saggi sono sovente pagati da mani lorde di sangue innocente, quindi non prestate orecchio a fole per bimbi sperduti, ma lasciatevi condurre per mano nella storia di uno di questi cavalieri.

Luguvalium A.D. 530 festa di Pentecoste.

Il clangore delle armi attirò l’attenzione di Ginevra nel portico sottostante dove Lanval maneggiava con abilità una grossa spada di legno contro il cugino Gawain.
"Presta attenzione, non ho intenzione di lasciarmi gettare a terra nel prossimo torneo." Disse Gawain menando un fendente dall’alto verso il basso. Lanval evitò di parare il colpo spostandosi agilmente di lato e, quando la pesante spada sbilanciò l’uomo verso il basso passandogli innocuamente accanto, lo centrò con un pugno ben assestato alla mascella scaraventandolo nella polvere.
"Per tua fortuna, ci sei finito adesso, cugino … ma dovrai stare attento la prossima settimana davanti al Re." Esclamò contento il giovane Lanval.
Le risa dell’uomo salirono raggiungendo e rapendo il cuore della regina che stette per lunghi battiti del cuore ad osservare il petto nudo del guerriero.
Gawain levò gli occhi al cielo esasperato dall’abilità del parente e, nello scorgere Ginevra sugli spalti, rialzatosi agilmente afferrò la giubba dell’amico e, porgendogliela sussurrò "Metti questa … o Lancillotto avrà presto un nuovo rivale che non sia il Re."
Lanval stava per ribattere, ma questi rise forte senza alcun motivo apparente e si allontanò verso le scuderie … "Vuoi startene tutto il giorno lì impalato? Vieni, i cavalli hanno bisogno di una buona galoppata o metteranno troppo grasso sotto la pancia."
Il giovane seguì per un battito di ciglia lo sguardo del cugino sugli spalti, ma vide solo due guardie che pattugliavano il perimetro.

(Continua...)
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"La Morte sorride a tutti... Un uomo non può fare altro che sorriderle di rimando..."


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Ultima modifica di Hastatus77 : 24-09-2009 alle ore 23.07.49.
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