Un silenzio giunto di colpo, dopo che Gwen era rimasta a fissare le tendine chiuse.
Erano trascorse diverse ore, quando ormai il pomeriggio era divenuto tardo ed il tramonto già lambiva con gli strascichi del giorno il bosco intorno alla magione.
Poi dei passi e qualche istante dopo dalle scale giunse una figura alta e magra, dai capelli lunghi ed il volto pulito, ben fatto e con le labbra bianche ancora tinte da un'ultima goccia di sangue che colava dall'estremità della bocca.
Si avvicinò a Gwen, le accarezzò il viso e senza dire nulla la guardò, per poi baciarla, facendole assaporare l'ultimo alito di vita di quelli che aveva appena reso oscure figure come loro due.