"Sorgi, Signore, affrontalo, abbattilo;
con la tua spada scampami dagli empi,
con la tua mano, Signore, dal regno dei morti
che non hanno più parte in questa vita."
(Salmo 17)
Di nuovo il rintocco della campana, quasi funereo, mentre il monaco incappucciato recitava il Santo Rosario stringendo fra le mani la Corona con i Divini Misteri.
Areda guardò il misterioso e terribile cavaliere ed annuì.
Si avvicinò alla pietra della grotta e con le dita segnò tre volte la roccia.
Si tolse Parusia, la baciò e la posò ai piedi del Crocifisso.
“Lasci qui la spada” disse il cavaliere “dopo che tanto fedelmente ti ha servito?”
“Per questa impresa non è degno impugnarla.” Rispose Ardea. “Combatterò con un'altra spada.” Indicando un'altra spada che cingeva il suo fianco.
“Allora” fece il misterioso cavaliere “dopo che ti avrò ucciso la prenderò per me.”
“No, Parusia resterà qui dopo la mia morte.” Replicò il Taddeide. “Appartiene da sempre alla mia famiglia e voglio sia donata a questa chiesa.”
“Dopo di te” il cavaliere bardato “non resterà nulla della tua famiglia. L'hai tradita e disonorata ed io porterò con me come pegno la tua spada. Chi ci sarà qui ad impedirmelo? Il tuo spirito forse? Esso finirà all'Inferno.” Sentenziò quasi con odio.
Un odio primordiale, viscerale, profondo, infinito.
“Basta parlare.” Alzandosi Ardea. “Risolviamo la tenzone. Subito.”
Il cavaliere bardato annuì ed uscì dalla Cappella.
Raggiunse lo spiazzale davanti alla chiesa ed attese il suo avversario.
Un cielo inquieto e grigio, in cui le nuvole parevano come grugnire, contorcersi, lamentarsi e rincorrersi senza fine, sembrava sul punto di precipitare sulla terra, simile ad un Castigo Divino.
Una leggera ed umida nebbia ora accarezzava impalpabile il campanile della chiesa, rendendo tutto vago, indifferente, enigmatico.
Quasi tutt'intorno fosse adesso il limite tra il regno dei vivi e quello dei morti.
Ardea si segnò ed uscì anch'egli dalla Cappella dell'Apparizione, raggiungendo il suo forte rivale.
“Fino alla morte.” Tuonò il misterioso cavaliere, per poi estrarre la sua spada.
Ed Ardea estrasse anch'egli la sua.