Guisgard sorrise.
“Ricordi ancora le sfogliatelle...” disse “... eppure quella bella mattinata sul mare è finita così presto...” tenendo la mano di lei nella sua “... anche se chiudendo gli occhi sento ancora il mormorio delle onde, il fruscio del vento ed i versi dei gabbiani... e poi l'odore di salsedine, le voci dei pescatori... e l'azzurro dei tuoi occhi, vasto più del cielo... profondo più del mare... forse il solo azzurro in grado di avvolgere e contenere tutti i miei sogni...”
Poi lei si stese accanto a Guisgard e lui si voltò a cercare le sue labbra.
Le cercò inseguendo il colore, il profumo ed il calore di quella bocca così invitante.
La trovò, la baciò e la fece sua.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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