"Lo chiamerò allora.." annuendo "Anche perché dovrà far sparire i corpi, non possiamo rischiare che si sappia..".
Lanciai un'occhiataccia alla donna a quelle parole.
Davvero si permetteva di rivolgersi in quel modo al mio uomo nonostante io fossi lì insieme a lui?
Mi sembrava sempre più indelicata.
Non dissi niente, non era il caso di darle importanza.
Poteva fare la civetta finché voleva, ma lui aveva scelto me.
Sorrisi, dolcemente, a quel pensiero.
Sorridi guardandolo negli occhi, un sorriso dolce che forse non comprese, ma che voleva dire tanto.
Poi quelle parole sulla pallottola.
"Qualcosa del genere..." sorrisi "Te ne parlerò appena ce ne sarà occasione.." con uno sguardo d'intesa.
"Però so farlo, se mi dai una pinza" sorridendo.
Dovevo sapere cosa c'era dietro tutto quello.
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