Quando Taddeo XI, indignato dell'imparzialità e della corruzione dei cronisti Capomazdesi, impose un decreto che ne limitasse la libertà di espressione, imponendo loro di documentare ogni notizia riportata, nel ducato molti di quelli protestarono vivamente e ricorsero alla raccolta di firme da parte di eminenti personalità intellettuali, per respingere la volontà dell'Arciduca.
Ma uno dei più importanti cronisti del tempo, Zuliano detto il Gobbo, invitato ad un simposio da altri cronachisti, respinse le loro proteste ed in risposta a chi lo tacciava di essere al soldo dei Taddei, propose loro un arguto indovinello...
Nella profonda selva che divide Afragolignone da Sygma, un cavaliere è impegnato in una millenaria ricerca.
Dalla costa alla campagna, dai monti alle colline, sfidando pioggia e vento, calura e stanchezza, rischiando la vita tra briganti e fiere selvatiche, egli cerca senza sosta un inestimabile e leggendario tesoro.
Il Re di tutti i Fiori, ossia il meraviglioso Fiore Azzurro.
Giunto però dove il fiume Elsa segna l'ingresso nelle dolci colline Sygmesi, ecco la strada dividersi in più direzioni.
Sul ciglio di essa si erge un grosso palo con diversi cartelli come unica indicazione.
I cartelli così recitano:
1) Anche andare
2) Strada Ruvida
3) Fare terreni
4) Agita abiti
5) Lode indecisa
6) Strana orchestra
Confuso da questi enigmatici cartelli, il cavaliere pare angosciarsi, ma ecco che appare una bellissima dama dai lunghi capelli chiari.
Ella dice al cavaliere:
"Bada alle sillabe, cavaliere e scoprirai quale strada seguire."
Il valente cavaliere, allora, grazie all'aiuto della bella signora, riesce a decifrare i misteriosi cartelli ed a trovare la giusta strada da prendere.
Quel cavaliere naturalmente è sir Guisgard e la dama dai biondi capelli altri non è che la Dama dell'Elsa, da sempre al suo fianco.
E voi dame e cavalieri di Camelot, sapete decifrare l'arcano e scoprire quale strada prendere?