Elv continuò a baciare Gwen, che generosa gli offriva le morbide labbra e la sua calda lingua.
Le mani di lei accarezzavano il suo petto asciutto e ben fatto, forgiato da anni di lavoro nell'officina di suo zio, ad aggiustare moto d'epoca.
Disegnavano con lieve tatto ogni forma dei suoi muscoli sodi, lisci, caldi.
Le mani di lui, invece, salirono lente fino al reggiseno, per poi sganciarlo e liberare i seni di lei.
Il teppista restò allora a guardarli, sfiorandoli appena con le dita, quasi fossero la cosa più bella e preziosa al mondo.
Con una carezza lambì dove erano rosa e sensibili.
E la guardò negli occhi cercando il suo desiderio.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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