Vivian, mia cara amica, più volte ho cercato di scrivere quel che penso in merito alla domanda che tu poni a te stessa. Ma altrettante volte ho cancellato le mie parole. Un motivo per il quale lo feci riguarda il dialogo (stupendo ed introspettivo) tra te e Guisgard: sarei (e lo sono..visto che lo sto facendo -perdonami per questo-) solo una "ficcanaso"
. Un altro motivo per il quale avevo più volte deciso di non continuare è stato che secondo me la risposta te la sei già data da sola ma che ancora non sei coscente di averla trovata.
Se il mio punto di vista -visto che ho, a mio discapito, deciso di voler scrivere due righe- può esserti in qualche modo d'aiuto potrei dirti che non sei tu che devi temere il giudizio degli altri, ma gli altri temere te. Il mio pensiero è la somma degli spunti che tu dai di te stessa quando rispondi alle domande e come ti imponi agli altri: la somma rispecchia una personalità dolce, altruista, posata, intelligente. Con queste armi non dovresti mai abbassare lo sguardo e temere gli altri. Gli "altri", quelli che si permettono di giudicare, non detengono nemmeno una piccola percentuale di quello che traspare dal tuo modo di essere. Proprio per questo tu "non hai fallito" nel raggiungimento dei tuoi obiettivi: perchè hai le armi giuste. Devi solo prendere atto che le hai a disposizione.
Scusate la mia ficcanaseria...ma è solo quello che penso
