Clio si accoccolò contro il petto di Guisgard che la strinse a sé.
E guardandola negli occhi la baciò.
La baciò con passione, come lui solo sapeva e poteva fare.
E fra le sue braccia, sulle sue labbra, la ragazza si sentiva donna ed impotente.
Totalmente in balia dei suoi slanci.
Si baciarono a lungo, in un gioco caldo ed umidi di bocche e di lingue.
Poi, ad un tratto, tra il mormorio delle onde, lo scricchiolio dei pescherecci più vecchi ed il canto dei gabbiani, si iniziò a sentire un invitante profumo di dolci.
Dolci appena sfornati che riempivano l'aria con il loro irresistibile ed avvolgente profumo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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