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Lo spirito dell'otre vi ha inviato un sogno assai veritiero riguardo al mio animo. Passo molto tempo in solitudine, a leggere, scrivere e suonare il pianoforte. Ma non mi sento come una damigella, quanto piuttosto come un triste giullare imprigionato nella torre da lui stesso costruita. Amo ascoltare ed osservare le persone ma non è facile per me mostrare ciò che sono. La paura del giudizio altrui mi accompagna sempre.Eppure non vi è nulla in me che non vada, non ho difetti fisici che mi impediscano di vivere pienamente la mia vita, nè ho mai fallito nel raggiungimento dei miei obiettivi.
C'è chi è riuscito a scalare la torre ed entrare a farmi un saluto, c'è chi mi ha affidato la più completa fiducia, c'è chi mi ha amata con tutto il cuore e me l'ha dimostrato, ma non ho avuto il coraggio di seguirlo. Il male più grande a cui una persona possa abbandonarsi è la mancanza di amor proprio. Forse riuscirò a liberarmi quando sarò io a scendere dalla torre e ad accendere la miccia che la faccia esplodere e la distrugga definitivamente.
Vorrei guardare il mio vero volto nello specchio che mi avete donato, ma ancora non ne ho avuto il coraggio.
Continuate a sognare Sir Guisgard, e rendetemi partecipe di ciò che vedete poichè i vostri racconti riempiono e allietano le mie giornate. Un giorno forse vivrò meravigliose avventure e chiederò aiuto alla vostra abilità poetica per descrivere ogni più piccolo e gioioso momento che avrò vissuto.
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Vivian
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