Sorrisi a quella carezza.
"Vorrei sapere tutto di te.." sospirai "Tutto.." abbracciandolo dolcemente.
Poi sgranai gli occhi a quelle parole.
"Appartenere?" Corrucciando la fronte "Non sono una cosa.. sono una persona.." perplessa "Vivevo con mio padre in città, poi lui è scomparso e ha lasciato detto di venire qui.. Iasevol è il suo migliore amico.." sorrisi, tristemente "Mio padre ha progettato la macchina bianca, per questo ci tengo tanto, mi hanno caricato un driver di guida, in modo che potessi seguire il progetto.." alzai le spalle "Tutto qui..".
Allora i miei occhi cercarono i suoi.
"Per il resto..." con il cuore che batteva sempre più forte "Certo che sono libera!" Trattenendo il fiato.
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