Il vapore appannava ogni cosa, rendendo tutto umido e caldo.
Il solo rumore nella stanza era quello dell'acqua che scorreva nella doccia sui corpi nudi di Guisgard e di Clio.
Era chino sotto di lei, insaponandola con cura ovunque, affondando le sue mani sul corpo di lei, toccandola dove era più sensibile e dandole sensazioni che la ragazza neanche aveva mai potuto immaginare.
Lunghe e continue carezze sempre più eccitanti, sempre più audaci che la portarono subito a gemere forte, fino a lanciare piccoli gridi di puro piacere.
E dopo le mani il pilota cominciò ad usare anche la bocca, giocando in quei punti così intimi, così caldi.
La mano libera allora iniziò a salire, fino a raggiungere il seno di lei per stringerlo forte.
Allora Clio ebbe bisogno di appoggiarsi al vetro della doccia, incapace ormai di reggersi in piedi da sola per il troppo piacere.