Guisgard guardò Clio negli occhi.
Uno sguardo profondo, penetrante, quasi diretto fin dentro il suo cuore.
“Io...” disse sussurrando “... sono mesi che non tocco una donna... una donna vera dico... una donna che non mi chieda di essere pagata... una donna da avere senza il pensiero che possa rifarsi viva... ed ora arrivi tu... così bella e speciale...” e si chinò sfiorandole le labbra con la bocca.
E la baciò, mentre le gambe di lei lo tenevano ancora stretto al suo corpo.
“Ok, ora alza le mani, amico.” All'improvviso una voce alle loro spalle. “Ora scendi dal letto e mettiti faccia al muro.” Era uno dei sorveglianti del centro con una pistola puntata contro Guisgard.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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