“Aspetta...” disse Guisgard prendendo Clio per un braccio “... sai che sei impossibile da prendere? Cosa vuoi che faccia? Cosa vuoi che dica? Perchè mi hai chiamato? Perchè mi hai fatto tornare? Per rompere uno specchio? Cosa vuoi da me?” Tenendola stretta per quel braccio.
I suoi occhi azzurri erano in quelli chiari di lei.
Allora la lasciò ed aprì il frigo bar della camera, prendendo una bottiglia.
E cominciò a bere.
“Se non hai altro da dire puoi anche andartene...” per poi bere ancora.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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