Lei rise piano a quelle parole.
"Ah, sei geloso di quel ragazzino che posò un giglio bianco sulla mia finestra? Lo stesso giglio che è custodito nell'elsa della mia spada?" iniziando ad accarezzarlo piano mentre lo sguardo di lui vagava inquieto verso la brughiera.
"Aspetta... com'è che mi sembra strano?" con un sorriso divertito "Ma certo, perchè eri sempre tu.." posandogli un dolce bacio sul collo.
Poi prese il suo viso tra le mani.
"Non c'è mai stato nessuno prima di te, l'hai dimenticato?" con gli occhi nei suoi, che si chiedevano perchè quella sera fosse così strano.
"Sono marcia, è vero, ma non a tal punto da essere andata con due uomini... non c'è più la minima traccia di purezza in me, ma ho avuto e avrò un solo uomo.." con gli occhi nei suoi "..te.." sfiorando le sue labbra con le mie.
Poi quelle parole, e il cuore della piratessa perse un battito, mentre il respiro si fermava.
Spalancò gli occhi quando prese l'anello dalla tasca e glielo mise al dito.
"Sto sognando.." pensò, mentre una lacrima silenziosa le attraversava il viso.
Non aveva vissuto che per quel momento.
Allora incatenò il suo sguardo pieno di sogni, speranze e Amore in quello di lui.
E attese.
Attese quelle parole che aveva sognato da tutta la vita.
Quelle parole che sperava ogni giorno di sentirgli dire.
Che aveva immaginato, sognato, sospirato mille e mille volte.
Quelle parole che avrebbero dato senso a tutto.
Che l'avrebbero liberata, che le avrebbero ridato l'onore e la dignità.
Quelle parole che da sole valevano una vita intera.
Quelle parole che ora stava per pronunciare.
Per davvero.
Sentiva il cuore accelerare sempre di più.
Ancora la sirena.
Sbuffai, non poteva distrarmi sul più bello.
"Arrivo, arrivo.." mormorai, alzandomi, senza però chiudere ancora il libro.
Era un momento troppo speciale per non dedicargli ancora uno sguardo.
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