Quella figura grottesca ridacchiava nel guardare Gaynor stesa su quel letto, quasi prendesse piacere dal vederla bela ed intimorita.
“Si, è proprio bella...” disse con la sua voce gracchiante “... i capelli sono chiari come vuole la tradizione...” con le dita tremanti nel tentativo i sfiorarle i capelli “... e ha la pelle bianca come l'alabastro, gli occhi come quelli di una colomba e le forme come una statua greca...” annuendo compiaciuto “... ottimo lavoro, ragazzo mio...” rivolto poi all'uomo mascherato “... cominceremo il rituale con la Luna nuova...” ridendo in modo grottesco e sinistro “... la maledizione dell'Abate svanirà ed io sarò di nuovo libero.” Ridendo.
“Si, maestro.” Annuì l'uomo mascherato, per poi guardare Gaynor.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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